Articolo di Fabrice Arfi, Antton Rouget e Marine Turchi per ''Mediapart'' pubblicato da “il Fatto quotidiano”
benalla macron
La nostra inchiesta, che portiamo avanti da agosto, ci permette di affermare che: l' ex collaboratore di Emmanuel Macron , Alexandre Benalla , e l' ex responsabile della sicurezza del partito La République en Marche, Vincent Crase , entrambi indagati per le violenze del primo maggio, si sono incontrati il 26 luglio scorso, a Parigi, violando il controllo giudiziaro che vietava loro ogni tipo contatto. Diversamente da quanto ha dichiarato sotto giuramento davanti alla commissione d' inchiesta senatoriale, Benalla, mentre era ancora all' Eliseo, ha svolto un ruolo attivo nella stipula di un contratto per la fornitura di servizi di sicurezza con un oligarca russo, vicino a Vladimir Putin e sospettato di legami con la mafia locale.
Benalla, che ha rivendicato il sostegno personale del capo dello Stato, sms alla mano, ha continuato ad aver dei legami importanti con l' Eliseo per diversi mesi dopo la sua iscrizione al registro degli indagati.
Impunità all' ombra dell' Eliseo
Parigi, 26 luglio 2018, primo pomeriggio. La scena si svolge quattro giorni dopo che Benalla è stato ufficialmente indagato per "violenze volontarie" a margine del corteo del primo maggio. Quel giorno Benalla incontra in tutta discrezione Vincent Crase, anche lui sotto inchiesta. Di fatto, i due non potrebbero avere contatti in ragione del controllo giudiziario che accompagna le rispettive iscrizioni nel registro degli indagati. Ma Benalla non sembra curarsi della cosa: continua a partecipare a eventi mondani, esibisce fieramente i suoi scambi con Macron e i suoi passaporti diplomatici, frequenta ambienti legati al mondo degli affari e alla politica, ma così attira anche l' attenzione discreta dei Servizi segreti.
macron benalla
L' incontro viene dunque registrato e Mediapart ha potuto vedere la registrazione. Benalla sembra prendere con spiazzante leggerezza i fatti di cui è accusato, certo del sostegno del capo dello Stato. Lo testimonia uno scambio con Vincent Crase: - Benalla , di buon umore: "È una cosa da pazzi, ieri sera il patròn (è così che viene chiamato Emmanuel Macron, ndr) mi ha inviato un sms e mi ha detto: te li mangi tutti in un solo boccone. Sei più forte di loro, è per questo motivo che ti avevo voluto accanto a me. Sono con Isma (Ismaël Emelien, consigliere speciale del presidente, ndr) ecc. ecc., stiamo aspettando Le Monde, ecc. ecc."
- Crase : "Quindi il patron ci appoggia?"
- Benalla : "Fa molto più che appoggiarci (), è come impazzito (). Mi ha proprio detto: te li mangi tutti in un solo boccone. Sei più forte di loro. È una cosa pazzesca!".
(Su Mediapart si può ascoltare l' audio). Contattato da Mediapart, l' Eliseo ha smentito l' esistenza di questo sms.
emmanuel macron ismael emelien e alexis kohler
All' epoca, il sostegno della presidenza a Benalla era pubblicamente noto. Due giorni prima dell' incontro segreto tra lui e Crase, il presidente della Repubblica aveva tenuto un discorso infervorato alla Maison de l' Amérique Latine, a Parigi, durante il quale, invece di criticare il suo collaboratore, aveva messo in discussione il lavoro della stampa, del Parlamento e dei giudici. E, prima di terminare il suo intervento, aveva pronunciato una frase diventata celebre: "Venissero a prendersela con me!". Il 26 luglio, Benalla non sembra affatto preoccupato della bufera che con la sua condotta ha scatenato ai vertici dello Stato e nell' opinione pubblica.
Anzi, se ne vanta con Crase.
- Benalla : "Tutta questa storia, si direbbe un film, no?
" - Crase : "Boh, un incubo piuttosto. Un film dell' orrore".
-Benalla : "È una bella esperienza (). Non ci sono molte persone che a 26 anni provocano due commissioni d' inchiesta parlamentare e bloccano il funzionamento del Parlamento". - Crase : "E ti fa ridere?"
Intanto, a sentirlo parlare, Benalla appare sereno. La sua serenità è giustificata: tutto l' Eliseo è dalla sua parte, sostiene. Crase gli chiede allora chi lo appoggia concretamente.
E l' ex consigliere di Macron risponde, senza esitazioni: "Il presidente, Madame ( Brigitte Macron , ndr), Ismaël (Emelien, ndr), che mi consiglia sui media, e compagnia varia".
Ismaël Emelien non ha risposto ai nostri tentativi di contatto. L' Eliseo ha smentito con Mediapart che il consigliere abbia potuto gestire la comunicazione di Benalla.
BENALLA BRIGITTE E MACRON
Ma Ismaël Emelien non è il solo contatto importante di Benalla all' Eliseo. La nostra inchiesta rivela che il turbolento consigliere di Macron ha continuato a frequentare, anche diverso tempo dopo l' inizio dei suoi guai con la giustizia, un certo Ludovic Chaker , responsabile di missione presso il capo di stato maggiore speciale del presidente della Repubblica. Un ex militare del 44/o reggimento di fanteria che ama definirsi vicino ai servizi segreti.
Chaker, in una conversazione telefonica, ha riconosciuto di aver rivisto Benalla, "a diverse riprese, per il tempo di un caffè", dopo il suo allontanamento dall' Eliseo. "Per assicurarmi che stava bene e per parlare della vicenda in modo informale", precisa Chaker. Lo ha inoltre incrociato in occasione di una cena, il 13 novembre scorso, in un ristorante del quartiere Arts-et-Métiers, a Parigi.
Quella sera, intorno alla mezzanotte, le persone riunite intorno al tavolo, una decina, hanno visto arrivare all' improvviso e in modo inaspettato l' ex consigliere di Macron insieme all' uomo d' affari franco-israeliano Philippe Hababou Solomon . Benalla si è prima fermato a salutare Chaker e Nicolas Bays , un ex deputato socialista che ha sostenuto Macron durante la campagna elettorale. Bays conferma: "È passato perché io e Chaker gli abbiamo inviato un selfie. Ogni tanto lo chiamavamo per sapere come sta.
In fondo era stato allontanato da poco dall' Eliseo per la sua bravata in place de la Contrescarpe. Alexandre mi ha detto: 'Nicolas, vedrai, mi riscatterò, gliela farò vedere a tutti quanti, metterò su una lista per le europee, parlerò di sicurezza, immigrazione'. Gli ho detto che era un' idea incosciente, che non poteva fare una cosa del genere al patron".
BENALLA E MACRON
Chaker sostiene inveceche l' irruzione di Benalla nel ristorante lo aveva "infastidito". La cosa, afferma, "non era stata premeditata". E aggiunge: "Si trattava di una cena relativa all' arte e alla cultura, in cui io accompagnavo mia moglie, ero lì a titolo privato. Quando Benalla è piombato nel ristorante, gli altri hanno trovato la cosa piuttosto curiosa, ma faceva comunque un po' strano. È rimasto solo il tempo di bere qualcosa". Dopo questo episodio, Chaker assicura di aver "rivisto Benalla una sola volta".
Panico sul contratto russo Come ha rivelato Mediapart a dicembre, l' oligarca russo Iskander Makhmudov ha firmato un contratto per la fornitura di servizi di sicurezza con Mars, la società di Crase, quando quest' ultimo era ancora responsabile della sicurezza del partito En Marche!, e Benalla era all' Eliseo. Il contratto prevedeva la protezione dei beni immobiliari dell' uomo d' affari in Francia e della sua famiglia a Monaco.
Vicino a Vladimir Putin, alla testa di un impero industriale, Iskander Makhmudov è anche sospettato da diversi magistrati di legami con uno dei più spietati gruppi criminali moscoviti. Benalla conosceva la dubbia reputazione dell' oligarca e sapeva anche che la giustizia francese si sta interessando a lui. Un consigliere dell' Eliseo che approfitta del suo status per fare affari con un miliardario vicino a Putin, come minimo, solleva delle domande. A quel tempo, inoltre, Benalla era tenuto alla riservatezza assoluta dato il suo lavoro all' Eliseo.
MACRON BENALLA 1
Diversi elementi ci confermano che Benalla è direttamente implicato nella stipula e nella costruzione finanziaria di questo contratto.
Pur avendo affermato, a dicembre, di non aver avuto "nessun legame con Makhmudov", l' ex collaboratore del capo dello Stato ha incontrato a più riprese il rappresentante dell' oligarca in Francia, l' uomo d' affari Jean-Louis Haguenauer .
Quest' ultimo ci ha confermato che Benalla aveva indicato che sarebbe stato Crase a mettere in pratica il contratto. Haguenauer e Benalla si sono rivisti. Lo attesta una foto scattata a fine agosto 2018 nel castello dell' uomo d' affari Vincent Miclet, nel Périgord.
In realtà, le discussioni sul contratto erano iniziate già prima, sin dall' inverno 2017, ma si sono accelerate a giugno, in presenza di Benalla, che in quel momento lavorava ancora all' Eliseo.
Le trattative con i responsabili di Velours - la società di servizi per la sicurezza che ha dato il contratto in subappalto a Mars, nonché ex datore di lavoro di Benalla - si erano tenute a due passi dall' Eliseo, al Café Damas, tana di Benalla, nel quartiere più sorvegliato di Parigi. Benalla, Crase, Makhmudov e i dirigenti di Velours, che abbiamo tentato più volte di contattare, non hanno dato seguito alle nostre richieste.