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    DA NON CREDERE: SUL “FATTO QUOTIDIANO”, PETER GOMEZ PRENDE LE DIFESE DEL LEGHISTA ATTILIO FONTANA - “A COSTO DI ESSERE IMPOPOLARI VOGLIAMO SPEZZARE UNA LANCIA A FAVORE DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE LOMBARDIA. LA SUA DECISIONE DI PERMETTERE SOLO LE LEZIONI A DISTANZA NELLE SCUOLE SUPERIORI, HA UN SENSO. O MEGLIO, LO PUÒ AVERE, SE…”


     
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    Estratto dell’articolo di Peter Gomez per il “Fatto quotidiano”

     

    PETER GOMEZ PETER GOMEZ

    A costo di essere impopolari vogliamo spezzare una lancia a favore del presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana. […] la sua decisione di permettere solo le lezioni a distanza nelle scuole superiori, secondo Fatti Chiari, ha un senso. O meglio, lo può avere, se i giorni di chiusura saranno limitati e si approfitterà di questo periodo per fare ciò che non era ancora colpevolmente stato fatto: in primis, un piano serio di ingressi scaglionati collegati ai trasporti pubblici.

     

    ATTILIO FONTANA ATTILIO FONTANA

    […] In Lombardia, ogni giorno raggiungono quasi 1100 istituti pubblici e privati più di 400mila studenti e oltre 30mila insegnanti. […] Quattrocentomila studenti in movimento nelle ore di punta mettono a rischio se stessi e gli altri passeggeri. L'idea del governo di spostare gli ingressi a partire dalle 9 del mattino è giusta. Ma necessita di calcoli precisi […] da fare con calma, nel giro di un paio di settimane, in modo da evitare ulteriori errori. Nel capoluogo lombardo, ad esempio, tanti uffici e negozi aprono tra le 9 e le 10. Stabilire che la prima campanella deve suonare in quel lasso di tempo può dunque essere sbagliato a Milano e magari corretto a Busto Arsizio (o viceversa).

     

    roberto maroni attilio fontana matteo salvini roberto maroni attilio fontana matteo salvini

    […] la vera e immediata soluzione […] sta invece nelle aperture differenziate di uffici, negozi, fabbriche e scuole. Per capirlo basta vedere cosa accade nella metropolitana di Milano dove tra le 7 e le 9.30, a seconda delle linee, c' è un treno ogni 2 o 3 minuti. Difficile, anche per ragioni fisiche, pensare di aumentarli.

     

    […] Era il 15 aprile quando la Lombardia chiese, prima tra le regioni, la riapertura di tutte le attività produttive al 4 maggio, spiegando di avere un piano per "la nuova normalità" basato sulle "aperture scaglionate per evitare il sovraffollamento dei mezzi pubblici". Sono passati sei mesi. Quel piano va messo in atto.

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