Edoardo Izzo per “La Stampa”
Morti bianche
Tre vittime sul lavoro nel giro di poche ore. Un'emorragia che non accenna a fermarsi. L’ultima tragedia in ordine di tempo è quella di un operaio di 64 anni, morto intorno alle 12 di oggi a Costabissara (Vicenza). L'uomo è deceduto dopo il rovesciamento in una roggia di un trattorino tagliaerba, caduto in un fossato.
Ad accorgersi del mezzo in acqua un automobilista, che transitando dalla strada ha visto il trattore rovesciato e ha dato l'allarme. Una pattuglia della polizia locale ha recuperato il corpo. Il personale sanitario del Suem118 ha provato a rianimare l'uomo, ma non c’è stato niente da fare. Sul posto il sindaco e il vicesindaco di Costabissara.
Morti bianche
Poche ore prima a Cave, in provincia di Roma un operaio di 29 anni, dipendente di una ditta, è morto folgorato nel corso dei lavori di potatura in un fondo privato. Secondo quanto si apprende, il giovane, Antonio Stazione, ha tranciato inavvertitamente i cavi dell'alta tensione rimanendo folgorato. Sul posto i carabinieri della Compagnia di Palestrina e i colleghi della stazione di Cave.
Sopralluogo in corso da parte di personale Ispettorato Prevenzione e Protezione Lavoro ASL-Roma 5. Informata l'autorità giudiziaria che ha disposto la traslazione della salma presso Policlinico Roma Tor Vergata per l'autopsia.
Morti bianche
La terza vittima (la prima in ordine cronologo in questa tremenda giornata) si chiama Oronzo Pisanò, 53 anni, di Salve in provincia di Lecce. L'uomo, titolare di una impresa edile, stava effettuando lavori di ristrutturazione in un appartamento in via un Umberto I angolo via De Gasperi a Salve.
Per cause al vaglio dei Carabinieri e del personale dello Spesal intervenuti sul posto, il 53enne è caduto dall'impalcatura sulla quale stava lavorando precipitando al suolo da un altezza di 6 metri.
MORTO SUL LAVORO