DAGOREPORT
RENZI MARTINA
Il PD, un partito diviso in tre con al centro il fassiniano Martina che cerca di mediare tra renziani e l’ala Franceschini-Orlando. Il cazzaro di Rignano sostiene, visto che conta ancora molto come partito e gruppi parlamentari, che con l’opposizione spera di aumentare i consensi in vista per il voto europeo (votano anche i comuni italici).
orlando renzi franceschini
Se un Pd d’opposizione al governo lievita di vari punti, Renzi è pronto ad andare voto e prendersi la sua rivincita. Ovviamente a Palazzo Chigi deve essere occupata dal Centrodestra o dal Movimento di Di Maio. Se si promuove invece un “governo del Presidente”, la scadenza è quella del voto europeo, e Renzi rischia di prendere un’altra batosta.
enrico mentana premiato da urbano cairo
Il cocco della Boschi è intanto furioso per l’atteggiamento della carta stampata, fino a ieri devoto a Pittibimbo. Trova che il ‘’Corriere della Sera’’ di Cairo, in duplex con La7, sta assumendo una posizione populista-qualunquista, da come viene impaginato e titolato, favorevole a un Di Maio democristianizzato.
Mentre il neo-trumpiano Maurizio Molinari su ‘’La Stampa’’ sogna un premier donna (l’Appendino?), ‘’La Repubblica’’ di Calabresi ha assunto una posizione favorevole a un governo M5S-PD derenzizzato., al pari del ‘’Fatto’’ di Travaglio.
Negli ultimi giorni colloqui molto serrati tra Renzi e Calenda a proposito di chi potrebbe essere il leader di un futuro partito macronista da cui l’ex premier – udite! udite! - potrebbe fare un passo indietro a favore del chiassoso figlio della Comencini.
CARLO CALENDA MATTEO RENZI
Intanto, ieri mattina, un esponente di primo piano del Pd, rivolgendosi ad alcuni colleghi renziani in Parlamento ironizzava: “Vedremo come va a finire la battaglia dei ferrovieri in Francia a colpi di scioperi ad oltranza contro Macron e poi vedremo quanti di voi tiferanno ancora per un partito macroniano”