DAGOREPORT
giorgia meloni
Giorgia Meloni è furibonda per l’esplosione del caso Scurati, che considera un'inutile grana lanciata verso il governo dalla pippagine dei “suoi” dirigenti Rai.
Per quanto insista sul tema del compenso di Scurati come ragione dello stop al suo intervento (1.800 euro per 4 minuti di monologo), la Sora Giorgia sa che il pasticciaccio va imputato ai turbomeloniani di Viale Mazzini che, per compiacerla, hanno pestato un super-merdone.
Dopo i veleni e le inevitabili polemiche (Repubblica cavalca il caso dedicando fior di paginate per sbertucciare l'animo illiberale di Fratelli d'Italia), a Palazzo Chigi vogliono chiudere il caso prima del 25 aprile, onde evitare che l'inciampo crei ulteriori danni al governo. Il responsabile del caso Scurati, il responsabile dell'Approfondimento Rai, Paolo Corsini, verrà punito: oggi si decide il suo siluramento dall'incarico (come Dago dixit, era comunque in uscita: dopo il voto delle Europee il suo posto sarebbe stato preso dalla leghista Angela Mariella).
paolo corsini
L'ad in pectore della Rai, Giampaolo Rossi, ha la stessa urgenza della Ducetta di archiviare presto il caso, visto che ogni giorno che passa la sua futura investitura si logora e perde forza.
P.s. Prima di far scoppiare lo “Scurati-gate” con un post sui social, Serena Bortone ha provato a contattare Corsini con telefonate e mail, senza però ricevere risposta.
giampaolo rossi foto di bacco SERENA BORTONE - CHE SARA PAOLO CORSINI
ANTONIO SCURATI A LA REPUBBLICA DELLE IDEE