AVVISATE IL GOVERNO MELONI: I GRANDI FONDI INTERNAZIONALI SONO SULLA SOGLIA PER USCIRE DAI LORO…
DAGOREPORT
mark rutte giorgia meloni foto lapresse
Ieri Giorgia Meloni ha incontrato a Palazzo Chigi il segretario generale della Nato, Mark Rutte. E nel giorno in cui l’America era impegnata nel decisivo voto per l’elezione del nuovo presidente, l’ex premier olandese ha rilasciato una dichiarazione che ha colpito molti osservatori: “Continueremo ad essere al fianco dell'Ucraina perché la lotta dell'Ucraina è la lotta di tutti noi. La Nato ha un concetto di sicurezza a 360 gradi"
Ma sa Rutte che il primo ''azionista'' del Patto atlantico è Washington, e quindi, da gennaio il timone di comando e della cassa sarà nelle mani di Donald Trump, che sul destino dell’Ucraina ha idee molte diverse da quelle dell’Unione europea? I piani del tycoon per arrivare a una pace tra Kiev e Mosca potrebbero non piacere e Bruxelles e ai Paesi membri dell’Ue.
mark rutte giorgia meloni foto lapresse.
E se Trump provasse a chiudere il conflitto parlando direttamente con Putin e offrendogli Donbass e la Crimea (costringendo Zelensky alla pace, con la minaccia di togliergli armi e soldi), a quel punto, che farà l’Unione europea?
E soprattutto, che posizione assumerà Giorgia Meloni? S’adeguerà alla nuova linea imposta dalla Casa Bianca, o spingerà, coerentemente con il suo iper-sostegno a Zelensky, per continuare a puntellare l’esercito ucraino?
Se l’Unione europea vuole essere definitivamente autonoma dalle scelte degli Stati Uniti deve innanzitutto aprire il portafogli per finanziare la resistenza di Kiev.
E forse neanche basterebbe, visto che almeno il 60% delle armi ricevute da Kiev in questi ultimi anni arrivano dallo zio Sam. E se Washington chiude i rubinetti, il povero Zelensky finirebbe a combattere con fionde e cerbottane.
volodymyr zelensky giorgia meloni foto lapresse 6
Dunque l’Ue si troverebbe costretta non solo a pompare euro nelle casse dell’Ucraina ma a espandere la propria produzione militare oggi pericolosamente insufficiente rispetto alle esigenze.
Questo scenario appare sin da ora di difficile realizzazione, se non economicante impossibile, dato che in molti paesi aleggia uno spirito paci-finto contrario a qualunque riarmo. In Italia, soprattutto, Lega, 5stelle, Avs e un pezzo del PD, si metterebbero di traverso bloccando ogni iniziativa in tal senso.
giorgia meloni foto lapresse volodymyr zelensky giorgia meloni foto lapresse 7giorgia meloni foto lapresse giorgia meloni foto lapresse Trump e Putin 2giorgia meloni foto lapresse 2mark rutte giorgia meloni foto lapresseMark Rutte - GIORGIA MELONI - 1Mark Rutte - GIORGIA MELONImark rutte giorgia meloni foto lapresse. 2mark rutte giorgia meloni foto lapresse. VLADIMIR PUTIN E L ATTENTATO A TRUMP - VIGNETTA BY ROLLI - IL GIORNALONE - LA STAMPAvolodymyr zelensky giorgia meloni charles michel foto lapresse
Ultimi Dagoreport
DAGOREPORT - BLACKSTONE, KKR, BLACKROCK E ALTRI FONDI D’INVESTIMENTO TEMONO CHE IL SECONDO MANDATO…
DAGOREPORT - L’ASSOLUZIONE NEL PROCESSO “OPEN ARMS” HA TOLTO A SALVINI LA POSSIBILITA’ DI FARE IL…
FLASH! – MARIA ROSARIA BOCCIA CONTRO TUTTI: L’EX AMANTE DI GENNY-DELON QUERELA SANGIULIANO (GIÀ…
DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI…
DAGOREPORT - BENVENUTI AL “CAPODANNO DA TONY”! IL CASO EFFE HA FATTO DEFLAGRARE QUEL MANICOMIO DI…