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giorgia arianna meloni
Giorgia Meloni ha molte responsabilità, ma non ha tutte le colpe. E, poverina, ogni tanto va anche compatita.
Durante la riunione con i suoi marescialli (Foti, Donzelli, Fazzolari e Scurti), per un’analisi della sconfitta alle elezioni amministrative, è emerso con chiarezza che a reggere la baracca c’è lei. Solo lei.
Neanche Arianna, che ha girovagato come una madonnina pellegrina tra le città al voto, è riuscita a smuovere gli animi degli elettori. Alla fine, Fratelli d’Italia esiste solo grazie alla Ducetta e alle sue molte maschere politiche.
EIKE SCHMIDT GENNARO SANGIULIANO
Alla bisogna, indossa i panni della statista moderata, oppure della leader di polso intransigente. Incassa il bacetto di Biden ma poi flirta con i neo-franchisti di Vox, presiede il G7 e poi si abbassa a girare dei video spot da condottiera de’ borgata (come quello con le ciliegie dal fruttivendolo).
Ma come la giri, e come la volti, Giorgia ha sulle sue spalle il destino del partito e del Governo. Lei sarà anche una “psiconana”, come l’ha definita Beppe Grillo, ma intorno a sé non ha certo giganti. A partire da quel patatone gaffeur di Gennaro Sangiuliano, responsabile, con la scelta di Eike Schmidt e Fabio Romito, delle sconfitte a Firenze e Bari.
giovanbattista fazzolari giorgia meloni
I ministri Urso e Lollobrigida, che una ne fanno e cento ne sbagliano. Sottosegretari che le “sparano grosse”, come Delmastro, poppute deputate condannate per peculato (Augusta Montaruli), senza contare una sfilza di ministri-fardello che nulla risolvono e molte grane creano: Santanché, Abodi e Schillaci ma anche il leghista Valditara e i forzisti Zangrillo e Pichetto.
A salvarsi sono solo gli ex democristiani Crosetto e Fitto, più strutturati nella stanza dei bottoni.
FRANCESCO LOLLOBRIGIDA
Anche scendendo a livello regionale e comunale, la situazione non migliora. Ogni giorno leggiamo dalle cronache di qualche esponente locale di Fratelli d’Italia che inneggia al Duce, fa il saluto romano o invoca la Repubblica di Salò.
Insomma, quando la Meloni, come oggi alla Camera, prova a difendere i suoi (“Sono stufa di sentire raccontate il governo come impresentabile e nemico”) stende un velo pietoso su una classe dirigente inadeguata o inesistente.
fabrizio saggio 1
Anche quando la stessa Ducetta sceglie del personale politico, come avvenuto con il consigliere diplomatico di Palazzo Chigi, Fabrizio Saggio, finisce male.
Dopo pochi mesi, Saggio è stato di fatto commissariato da Elisabetta Belloni, che da sherpa del G7 è diventata la Zarina della politica estera del Governo.
E infatti, da Alessandro Cattaneo a Lorenzo Ortona, in molti stanno pensando di lasciare la Presidenza del Consiglio.
ELISABETTA BELLONI - G7 DI BORGO EGNAZIA
Una dinamica figlia anche della incapacità di cooptare dall’esterno profili validi. La logica del clan, molto presente negli ex missini di Colle Oppio, unita alla paura del tradimento e alla diffidenza naturale di Giorgia Meloni impediscono a Fratelli d’Italia di fare il salto di qualità in termini di personale politico.
Una differenza enorme rispetto alla Forza Italia dei tempi di Berlusconi, che sapeva includere e inglobare pezzi di establishment, deep state e società civile, senza sembrare una ridotta familistico-cameratesca.
vignetta di mannelli su giorgia meloni il fatto quotidiano
E quindi la sora Giorgia è costretta a cantarsela e a suonarsela, sostanzialmente da sola, mettendo a rischio i suoi nervi e i già fragili otoliti. A darle manforte, c’è solo il fidatissimo braccio destro (e teso), Giovanbattista Fazzolari. La Meloni lo considera “l’uomo più intelligente che conosce”, ma fino al 2018 era un dirigente di seconda fascia (Area Aeroporti e Infrastrutture strategiche) della Regione Lazio.
Non proprio il professor Heidegger.
augusta montaruli su instagram 7
donzelli arianna meloni
fabrizio saggio 4
MELONI FAZZOLARI GIORGIA MELONI FACEAPP giorgia meloni
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