benjamin netanyahu
1. MEDIA, ISRAELE ASPETTA LA RISPOSTA DI HAMAS MERCOLEDÌ SERA
(ANSA) - Un funzionario diplomatico ampiamente citato dai media in lingua ebraica, ripreso dal Times of Israel, afferma che Israele ha deciso che non invierà ancora una delegazione al Cairo per i colloqui sulla tregua. "Aspetteremo le risposte mercoledì sera e poi decideremo", dice il funzionario anonimo. I media israeliani avevano sostenuto lunedì sera che una delegazione sarebbe dovuta recarsi al Cairo martedì per ulteriori colloqui.
bombardamento israeliano sul campo profughi maghazi a gaza 5
2. NETANYAHU, 'ENTREREMO A RAFAH E ANNIENTEREMO HAMAS'
(ANSA) - Il primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu ha dichiarato, durante un incontro con i rappresentanti delle famiglie degli ostaggi e delle famiglie, che "l'idea di porre fine alla guerra prima di raggiungere tutti i nostri obiettivi è inaccettabile. Noi entreremo a Rafah e annienteremo tutti i battaglioni di Hamas presenti lì, con o senza un accordo, per ottenere la vittoria totale".
3. WSJ, 'TREGUA IN DUE FASI, PRIMA 3 SETTIMANE POI 10'
GLI INSEDIAMENTI SEMIPERMANENTI DELL ESERCITO ISRAELIANO - STRISCIA DI GAZA
(ANSA) - Nei negoziati per la tregua a Gaza la proposta che Israele ha contribuito a formulare ma che non ha ancora accettato, come d'altra parte Hamas, prevedrebbe due fasi: la prima implicherebbe il rilascio di almeno 20 ostaggi in tre settimane per un numero imprecisato di prigionieri palestinesi.
La seconda fase includerebbe un cessate il fuoco di 10 settimane durante le quali Hamas e Israele si accorderebbero su un rilascio più ampio di ostaggi e su una pausa prolungata nei combattimenti che potrebbe durare fino a un anno. Lo riporta il Wsj. La durata della prima fase potrebbe essere prolungata di un giorno per ogni altro ostaggio.
BENJAMIN NETANYAHU VISITA I SOLDATI ISRAELIANI NELLA STRISCIA DI GAZA
Sebbene l'ala politica di Hamas abbia inizialmente risposto positivamente, scrive il Wall Street Journal, l'organizzazione terroristica si è poi lamentata del fatto che i termini non facessero alcun riferimento esplicito alla fine della guerra, hanno detto funzionari egiziani a conoscenza dei colloqui.
Yahya Sinwar, il leader di Hamas a Gaza, è ampiamente considerato il principale decisore nei colloqui. I delegati di Hamas che erano al Cairo hanno detto che si consulteranno con l'ala militare e le altre fazioni a Gaza e torneranno a riferire. Ma, hanno avvertito, la proposta attualmente non fornisce garanzie chiare che Israele faccia sul serio riguardo alla seconda fase dell'accordo.
MO: DA CONGRESSO USA MONITO A TPI, 'MANDATI ARRESTO CONTRO ISRAELE SAREBBERO ILLEGALI'
detenuti palestinesi rilasciati e portati in corteo nelle strade di ramallah
(Adnkronos) - Cresce la preoccupazione negli Stati Uniti per una possibile azione da parte del Tribunale penale internazionale contro esponenti del governo israeliano, compreso Benjamin Netanyahu, per la guerra a Gaza. E dal Congresso Usa stanno arrivando moniti, bipartisan, riguardo ad una rappresaglia Usa in risposta ad un'eventuale mossa da parte dell'organismo giuridico internazionale, di cui, va ricordato né gli Stati Uniti né Israele fanno parte.
Secondo quanto rivela Axios, al Congresso si starebbe lavorando già ad una legge in risposta ad un'azione del tribunale, che sta indagando su accuse di crimini di guerra sia contro Hamas che contro Israele.
Benjamin Netanyahu
Sempre il sito americano, ed in particolare il ben informato Barak Ravid, ha rivelato che lo stesso Netanyahu ha chiesto a Joe Biden di intervenire per impedire l'emissione di mandati di arresto. Interpellata la Casa Bianca non ha voluto commentare l'eventuale richiesta del premier israeliano, ma ha ribadito che "il Tribunale non ha giurisdizione in questa situazione e noi non sosteniamo l'indagine".
Non ha esitato invece a rilasciare una dichiarazione articolata Mike Johnson, Speaker repubblicano della Camera, che ha definito gli eventuali mandati d'arresto "una vergogna" ed "illegali". "Se non sarà fermata dall'amministrazione Biden, il Tribunale penale internazionale potrebbe creare e assumere un potere senza precedenti di emettere mandati di arresto contro leader politici americani, diplomatici americani e militari americani", ha poi aggiunto.
truppe israeliane al confine con la striscia di gaza
Lo Speaker repubblicano ha quindi chiesto alla Casa Bianca di "chiedere in modo immediato e netto al Tribunale di fermarsi" e "di usare ogni strumento a disposizione per bloccare questo abominio". Esponenti repubblicani di Camera e Senato hanno rivelato a Axios che si sta preparando una legge con sanzioni per i componenti del Tribunale penale internazionale che partecipano ad indagini sugli Usa e i loro alleati, come appunto Israele.
Anche tra i democratici ci sono voci critiche nei confronti del Tribunale, con il deputato Brad Sherman che si chiede che se gli Usa debbano pensare a ritirare la firma dal Trattato di Roma, che nel 2002 ha sancito la nascita del Tribunale, che Washington non ha mai ratificato. "Dobbiamo anche parlare con Paesi che l'hanno ratificato chiedendo loro se vogliono continuare a sostenerlo", ha aggiunto che condanna l'idea di agire contro Israele che sta agendo per una "legittima autodifesa", mentre il Tribunale non fa niente contro Hamas.
BA-HAMAS - MEME BY EMILIANO CARLI
Se ci sono altri democratici che fanno dichiarazioni pro Israele come Sherman, tra i dem progressisti, che hanno una posizione critica sulla guerra a Gaza, c'e' cautela, considerando prematuro esprimersi prima di un'effettiva azione: "il Tribunale penale internazionale è un organismo indipendente, deve poter procedere nel modo in cui ritiene necessario", dichiara Pramila Jayapal. "Non è una questione di pertinenza del Congresso dire loro quello che devono fare", aggiunge il deputato Mark Pocan.
TORNA A GAZA LASSIE - MEME BY SHILIPOTI bombardamenti su khan yunis striscia di gaza 2 benjamin netanyahu 6