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    VAIME DOVE TI PORTA IL TRIBUNALE! - GIÀ DALLO SCORSO 12 DICEMBRE ENRICO VAIME AVEVA CHIESTO ALL’EDITORE ALIBERTI DI RITIRARE DAL COMMERCIO IL LIBRO-INTERVISTA “A SINISTRA NELLA FOTO” NEL QUALE DÀ DEL CIALTRONE E DELL’IGNORANTE A CHICCO MENTANA - IL SUO LEGALE GIORGIO ASSUMMA SCRIVE: “L’INTERVISTA È STATA RESA IN UN CLIMA DI LIBERO COLLOQUIO, PER OTTENERE UNA PRIMA TRACCIA SULLA QUAL POTER INTERVENIRE CON MODIFICHE, SOPPRESSIONI ED AGGIUNTE. VAIME AVEVA ESPRESSAMENTE SUBORDINATO LA PUBBLICAZIONE DEL TESTO ALLA PROPRIA DEFINITIVA APPROVAZIONE”…


     
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    Riceviamo e pubblichiamo:

    cover Enrico Vaime - A sinistra nella foto - Conversazione con Luca Sommicover Enrico Vaime - A sinistra nella foto - Conversazione con Luca Sommi

    Roma, 12 dicembre 2011

    Spett.le Aliberti Editore


    Scrivo per conto di Enrico Vaime in merito al libro intitolato "A SINISTRA NELLA FOTO", da voi pubblicato e messo in distribuzione al termine della scorsa settimana.

    Al riguardo, Vi significo che la intervista resa dal mio rappresentato (di cui il libro è interamente composto) è stata da Voi trascritta alterandone, in più passi, la lettera, lo spirito, la stessa stesura.

    ENRICO MENTANAENRICO MENTANA

    Ciò non sarebbe accaduto e, in adempimento di un preciso obbligo di legge, fosse stato sottoposto al preventivo controllo del Vaime il testo destinato alla stampa al fine di emendarlo, ed, ove necessario, elaborarlo.

    La intervista, infatti, è stata da lui resa, in un clima di libero colloquio, per ottenere una prima traccia sulla qual poter intervenire con modifiche, soppressioni ed aggiunte.

    A tal riguardo, il Vaime aveva espressamente subordinato la pubblicazione del testo alla propria definitiva approvazione (con l'apposizione del "visto si stampi").

    In sostanza il libro, così com'è stato ora pubblicato, non è conforme al volere ed alla identità autoriale ed umana del mio assistito, e quindi, la sua messa in commercio non è lecita.

    Giorgio AssummaGiorgio Assumma

    Vi invito, pertanto, a ritirarlo dalla circolazione, entro e non oltre quindici giorni dal ricevimento della presente, riservandomi, in difetto, di adire la magistratura in ogni competente sede.

    Distinti saluti

    Avv. Giorgio Assumma

     

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