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    CON DRAGHI CI SI RIATTOVAGLIERA’ A CENA - DAL 5 MARZO RISTORANTI APERTI LA SERA IN ZONA GIALLA E A PRANZO IN ZONA ARANCIONE: IL CTS DA’ IL VIA LIBERA. ORA LA DECISIONE DOVRA’ ESSERE PRESA DAL GOVERNO – LE NUOVE REGOLE: MASCHERINA OBBLIGATORIA QUANDO SI STA IN PIEDI, NUMERO MASSIMO DI PERSONE AL TAVOLO (4) E NIENTE BUFFET…


     
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    Monica Guerzoni e Fiorenza Sarzanini per corriere.it

     

    CENA RISTORANTI CENA RISTORANTI

    Il Comitato tecnico scientifico concede il via libera all’apertura serale dei ristoranti in zona gialla e a pranzo in zona arancione, sia pur con alcune restrizioni.

     

    La richiesta era arrivata dal ministero dello sviluppo economico dopo vari incontri con la Fipe di Confcommercio e la Fiapet di Confesercenti e due giorni fa è arrivato il parere degli scienziati che indicano la strada per i nuovi protocolli. Adesso la decisione dovrà essere presa dal governo.

     

    Il nuovo Dpcm scade il 5 marzo, ma già il 15 febbraio cade il divieto di spostamento tra le regioni e si riaprono gli impianti da sci. Quindi bisognerà stabilire se tutte le prossime decisioni rientrano negli affari correnti.

     

    I vari locali

    Gli scienziati chiariscono che «deve rimanere alta l’attenzione per il rischio di Covid 19» ma vanno comunque «le tipologie dei pubblici esercizi destinati alla somministrazione di cibi e/o bevande, distinguendo anche fra quelle con disponibilità o meno di tavoli per il consumo».

    RISTORANTI RISTORANTI

     

    I ristoranti

    Secondo il Cts si devono mantenere le mascherine obbligatorie e il distanziamento di 1 metro tra i tavoli e nei luoghi di passaggio.

    Bisogna anche mantenere un numero massimo di persone al tavolo - quattro se non si tratta di conviventi - e il bollino da esporre all’ingresso per il numero massimo di capienza del locale.

     

    I bar

    matteo salvini alla protesta dei ristoratori al pantheon 4 1 matteo salvini alla protesta dei ristoratori al pantheon 4 1

    Per il servizio al banco deve rimanere la distanza di un metro tra le persone e provvedimenti per evitare gli assembramenti di persone in fila alla cassa o in attesa di essere servite.

     

    Niente buffet. Vanno evitate anche le carte da gioco e i giornali.

     

    I gestori

    «È un risultato significativo che arriva grazie ad un confronto non certo urlato, ma molto intenso e propositivo – commenta Lino Enrico Stoppani, presidente di Fipe-Confcommercio, la Federazione italiana dei Pubblici esercizi-.

     

    ristoranti ristoranti

    Dopo un anno nel quale le nostre attività sono state costrette a rimanere chiuse o a lavorare in condizioni proibitive, ai tavoli istituzionali ci siamo evidentemente fatti portavoce del grande disagio del settore, ma abbiamo anche cercato delle soluzioni realistiche e tempestive, dimostrando che era possibile tornare a lavorare in sicurezza.

     

    Desidero ringraziare il Ministro Patuanelli, la Sottosegretaria Morani e il CTS per l’attenzione dimostrataci e per la volontà di arrivare ad un risultato. Ci auguriamo che il Governo che si sta costituendo in questi giorni provveda nel più breve tempo possibile all’emanazione di un nuovo Dpcm per consentire di aprire a cena fino alle 22 in fascia gialla e durante le ore diurne in fascia arancione a chi ha spazi con tavoli. Sarà un banco di prova importante per dimostrare da parte del nostro settore maturità e rispetto delle regole e chiediamo alle forze dell’ordine e alle amministrazioni comunali di darci una mano con i controlli in questa direzione».

    CORONAVIRUS E RISTORANTI CORONAVIRUS E RISTORANTI MARIO DRAGHI BY CARLI MARIO DRAGHI BY CARLI

     

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