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    DAL GATTO ALLE RACCOMANDAZIONI - UNA LASTRA PER IL MICIO INNESCA UN’INCHIESTA A SANREMO SU UN DOPPIO CANALE DI PRENOTAZIONI DI ESAMI, RADIOGRAFIE, ECOGRAFIE E ANALISI DEL SANGUE - "HO SALVATO IL FELINO", DICE IL MEDICO


     
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    Marco Preve per la Repubblica

     

    Pazienti di serie A e di serie B. E nella premier league imperiese c’erano pure gli animali. Per la precisione il gattino di un’amica. Al micio precipitato da un quinto piano, il radiologo dell’ospedale di Sanremo, Paolo Oggero, avrebbe garantito una corsia preferenziale per una lastra che escludesse fratture. Ma il medico respinge l’accusa e parla di un’ecografia durata pochi secondi in una giornata in cui non c’era nessun paziente in attesa.

    OSPEDALE DI SANREMO OSPEDALE DI SANREMO

     

    Felini a parte, è un’altra triste storia di malcostume sanitario quella che emerge dall’inchiesta condotta dalla Guardia di Finanza di Imperia e coordinata dal procuratore capo della stessa città Grazia Pradella e dal pm Marco Zocco. Dieci persone, due medici della Asl 1, un impiegato della stessa Asl e sette tra titolari e medici di centri privati di analisi sono indagate per una serie di reati che vanno dalla corruzione, alla truffa, al peculato, al falso e all’abuso d’ufficio.

     

    I finanzieri del colonnello Giovani Battaglia hanno fatto emergere quello che viene definito un doppio canale di prenotazioni di esami, radiografie, ecografie e analisi del sangue. Tutto ruotava soprattutto attorno all’ospedale di Sanremo. Grazie alla complicità di un impiegato – ma si indaga anche sul ruolo dei dirigenti incaricati di sorvegliare – le liste d’attesa sarebbero state pilotate a beneficio di alcuni centri privati di Sanremo, Bordighera, Andora e Ventimiglia, tutti convenzionati con la Asl 1 imperiese.

    LISTE DI ATTESA OSPEDALE LISTE DI ATTESA OSPEDALE

     

    Attraverso riscontri documentali (ieri sono state effettuate 32 perquisizioni in abitazioni, uffici e studi e sono stati sequestrati registri e supporti informatici) e intercettazioni telefoniche, la Finanza sarebbe in grado di dimostrare che clienti abituali dei centri privati con la sola richiesta del medico ma senza aver prima telefonato al Centro unico prenotazioni della Asl, si presentavano direttamente presso le strutture convenzionate dove potevano effettuare subito l’accertamento diagnostico. I responsabili dei centri con una telefonata all’impiegato compiacente della Asl ottenevano l’inserimento del paziente che poteva così evitare le lunghe code di attesa.

     

    Queste ultime, invece, si allungavano per i pazienti senza raccomandazione che in molti casi si vedevano posticipare l’appuntamento per non meglio precisati problematiche sopravvenute. Senza contare il fatto che i centri convenzionarti avrebbero superato il tetto di budget stabilito. Nel corso delle indagini i finanzieri si sono imbattuti anche in un episodio definito “intollerabile”. È accaduto infatti che il dottor Paolo Oggero radiologo appartenente ad una nota vera e propria dinastia di medici della zona, dirigente medico all’ospedale di Sanremo , sia stato intercettato mentre dava indicazioni ad una sua amica il cui gatto era rimasto ferito.

    foto radiologia foto radiologia

     

    Al momento Oggero è indagato per peculato insieme alla proprietaria del gattino Aurora De Iulis,immobiliarista del ponente ligure. Il filone delle liste pilotate vede invece indagati a vario titolo altri due dipendenti Asl: Giovanni Bruno dirigente della pianificazione e il funzionario Giovanni Bestagno. Per quanto riguarda i privati tra gli indagati ci sono Massimiliana Terzi del centro Hesperia, Gianluca Panunzio e Gabriela Viorica del Nuovo Centro Diagnostico Andorese, ed Ettore Zacché dell’omonimo centro di diagnostica per il quale lavora anche in forma extramoenia il dottor Oggero.

     

    ( ha collaborato andrea di blasio)

     

     

    “L’ECOGRAFIA AL MICIO? LA RIFAREI, COSÌ L’HO SALVATO”

     

    Da “la Repubblica"

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    Allora dottor Oggero, si curano i gatti mentre i cristiani aspettano?

     

    «Guardi, è una vicenda kafkiana e se Finanza e Procura sostengono questo si tratta di un falso in atto pubblico ».

     

    Racconti lei.

     

    «Era un sabato di fine agosto, le due e mezza del pomeriggio, non ero al pronto soccorso ma in radiologia. Mi chiama un’amica: “Il gattino è caduto dal quinto piano posso portartelo?”. L’ho fatta venire, c’era il deserto. È arrivata con sua figlia, un’ecografia di un minuto per dirle che il gatto stava bene e tutto è finito lì».

     

    Ma l’ospedale è pubblico e non siamo dal veterinario.

     

    «Non c’era nessuno. Se fossimo stati con la sala d’aspetto piena non l’avrei fatto. Ma in quella circostanza… Sia chiaro che ho messo una guaina protettiva alla sonda».

     

    Però sono esami a spese della sanità pubblica.

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    «Dieci secondi di ecografia? I finanzieri cercavano una radiografia che non esiste. Mi hanno fatto aprire il computer e guardato le radiografie di tutti i pazienti. Ma non hanno trovato niente».

     

    Gatti a parte, l’inchiesta ipotizza liste pilotate.

     

    «Io su quello non mi pronuncio, sono cose più serie, ma il gatto... lo rifarei. Oggi quel gattino pesa dieci chili e sono contento che si sia salvato».

     

    ( m. p.)

     

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