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    SERIE A, PICCOLO E’ BELLO - IL TORO NO LIMITS DI VENTURA A PIU’ SEI SULLA JUVE - PALOSCHI MANDA IN ORBITA IL CHIEVO, ZAMPARINI GODE CON VAZQUEZ E SORRENTINO - IL SASSUOLO SOGNA MA ESPLODE IL CASO FLORO FLORES


     
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    PALOSCHI PALOSCHI

    Francesco Persili per "Dagospia"

     

    Piccolo è bello, almeno in serie A. Sorpresa in vetta alla classifica: dopo le prime due giornate di campionato a punteggio pieno - insieme all’Inter - ci sono Sassuolo, Chievo, Palermo e Torino. Primato effimero, certo, ma che segna il tempo del riscatto per le piccole del pallone tutto lavoro, piedi per terra e organizzazione.

     

    Prendi il Toro no limits di Ventura: una nidiata di under 23 di talento (Baselli, Benassi, Belotti) due vittorie di fila in avvio e più sei sulla Juve. Il modo migliore per festeggiare i 10 anni di presidenza Cairo. Ventura non si pone obiettivi («Prima raggiungiamo la quota salvezza, poi si vedrà») e intanto si gode la vetta: «Qualcosa che non succedeva forse dagli anni '70. Fate una foto alla classifica...». 

     

    BASELLI BASELLI

    Sette gol realizzati in due partite per il Chievo di Maran che può contare sulla ritrovata vena realizzativa dell’Inzaghi bonsai, Paloschi (doppietta contro la Lazio dopo il gol all'Empoli) e su un Meggiorini deluxe: l'assist di tacco a Paloschi resta uno dei gesti tecnici più accattivanti della giornata. Le parate di Sorrentino, la tecnica di Vazquez (che piace da matti alla Juve) e un Rigoni rigenerato da Iachini trascinano il Palermo che rovina la festa dell'Udinese nel rinnovato stadio Friuli senza barriere.

     

    SORRENTINO SORRENTINO

    Il primato del Sassuolo, alle prese col caso Floro Flores, polemico dopo il gol al Bologna con Di Francesco reo di utilizzarlo col contagocce, manda in estasi, tra gli altri, anche l'opinionista della "Domenica Sportiva" Ivan Zazzaroni: «Godo perché il Sassuolo ha un progetto tecnico definito». La squadra di Di Francesco ha cambiato pochissimo (via Zaza, è arrivato Defrel) e gioca a memoria. Nessun traguardo è precluso anche per il patron Squinzi, presidente di Confindustria, che qualche giorno fa ha ironizzato: «Lo scudetto? Perché no?».

     

    «Le grandi cercano una nuova identità e le piccole sfruttano il momento - spiega Trapattoni, ospite fisso della Ds - anche io ho beccato legnate con la Juve nelle prime giornate di campionato. Ma alla lunga se ho una buona uva, faccio del buon vino».

     

    TRAPATTONI TRAPATTONI

    Sul momento d'oro delle provinciali è intervenuto nella stessa trasmissione anche Zeman che ha posto l'accento sulla differente preparazione fra “grandi” e “piccole”: «Oggi le grandi squadre d'estate viaggiano, vanno in tournée in Cina e Indonesia e non riescono a prepararsi come le piccole che restano in montagna e lavorano. All'inizio questa differenza si vede».

    DOMENICA SPORTIVA ANTINELLI GIUSY VERSACE TRAPATTONI DOMENICA SPORTIVA ANTINELLI GIUSY VERSACE TRAPATTONI

     

    E così capita che Sassuolo, Chievo, Palermo e Toro si ritrovino a guardare la Juve dall'alto in basso in questa domenica effimera e sorprendente di fine estate.

    TORINO TORINO

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