TESTA DI AFRODITE - PANDOLFINI
Paolo Manazza per “CorrierEconomia - il Corriere della Sera”
Mentre è in corso per tutta la settimana (chiude domenica 4 ottobre) la Biennale d’Antiquariato di Firenze, la casa d’aste Pandolfini tenta il bis. Dopo la conquista — con 29,4 milioni di euro — del primo posto per fatturato tra le case d’aste italiane lo scorso anno, la maison fiorentina ripropone ora l’evento che in gran parte ha permesso questo successo.
Nell’ottobre 2014, per festeggiare i novant’anni di attività, Pandolfini aveva creato ad hoc la vendita «Capolavori da Collezioni Italiane».
Un’asta del tutto particolare dove erano offerti lotti selezionati per ogni dipartimento. Forse inconsciamente, Pandolfini aveva mutuato il new model in voga oggi da Christie’s: quello delle super vendite a tema. Un esempio è l’imminente auction newyorchese The Artist’s Muse in calendario il 9 novembre.
ALLEGORIA DELLA PITTURA CAVALLINO - PANDOLFINI FIRENZE
Record italiano
La vendita Pandolfini dell’anno scorso, contro stime comprese tra 4,7 e 6,8 milioni, ne aveva realizzati oltre 14. A un anno di distanza, Pietro De Bernardi ( ceo Pandolfini) e il suo team ci riprovano. Ora il totale stimato è tra 3,4 e 4,7 milioni. Vedremo quanto sarà il risultato finale. La novità di quest’anno è l’aggiunta delle Private Sale , capolavori esposti ma acquistabili solo in trattativa privata.
L’esposizione, dal titolo «Un itinerario attraverso la pittura italiana dell’Ottocento», prosegue fino al 15 ottobre. Si tratta del primo esempio di una strada assai praticata all’estero ma innovativa per l’Italia. Pandolfini ha deciso di iniziare con alcune opere di pittura del XIX secolo, settore che per tradizione ha una clientela prettamente nazionale, salvo alcuni rari casi.
Tornando alle aste, come dicevamo, il format «Capolavori da Collezioni Italiane» diventa dunque l’evento di punta dell’intera programmazione annuale. L’appuntamento, in programma giovedì 1 ottobre, ha due cataloghi rivolti al collezionismo più colto. Una sessione è dedicata alle maioliche. L’altra a opere che vanno dall’antico al moderno, passando per arredi, libri, gioielli e orologi.
MADONNA UMILTA- DEL BIONDO - PANDOLFINI
Tra le chicche una Testa di Afrodite del II secolo (40-60 mila); la Madonna dell’Umiltà del trecentesco Giovanni del Biondo (270-320 mila); un magnifico altorilievo in terracotta policroma del quattrocentesco Matteo Civitali (350-500 mila) e l’olio di Giuseppe De Nittis Guidando al Bois (250-300 mila). Infine, sabato 3 ottobre — sempre a palazzo Ramirez Montalvo —, si terrà la presentazione ufficiale dei primi due volumi del Catalogo Generale delle opere di Giorgio de Chirico in collaborazione con la Fondazione Giorgio e Isa de Chirico.
Negli States
Se la settimana italiana latita sull’arte contemporanea, ci pensa New York a sopperire a questa mancanza. Il format Sotheby’s Contemporary Curated (domani) è l’analogo della First Open di Christie’s. L’asta è curata da quattro conoscitori che provengono dal mondo del business, dell’arte, del cinema e della moda. Il compito dei tastemakers è selezionare opere che ritengono particolarmente significative.
I moschettieri di questa edizione sono: Carter Cleveland (fondatore e ceo di Artsy); Emily Ratajkowski (modella e attrice); Pamela Joyner (donna d’affari e mecenate) e Peter Brant Jr (figlio di Peter Brant, collezionista e fondatore del Brant Foundation Art Study Center). Tra i 308 lotti offerti spicca The Yellow Dot, una scultura mobile di Alexander Calder del 1971 (500-700 mila dollari), due quadri di Wayne Thiebaud (tra 500 mila e 1 milione l’uno) e Big Study for Smoker del 1977 di Tom Wesselmann (400-600 mila).
DE NITTIS - PANDOLFINI FIRENZE
Infine segnaliamo lo sbarco della casa d’aste francese Artcurial a Hong Kong con una vendita il 5 e 6 ottobre, in collaborazione con Spink e organizzata da Isabelle Bresset, una delle direttrici di questa maison in continua espansione.