Emanuele Lauria per la Repubblica
«Arriva Renzi, arriva Renzi». La voce, che circolava da diversi giorni in paese, si è rivelata alla fine infondata. E la sindaca Giusi Nicolini dovrà "accontentarsi" del ministro Luca Lotti, che oggi verrà a dare il via ai lavori per il nuovo campo di calcio, una delle promesse fatte dall' ex premier nell' ultima visita di poco più di un anno fa.
Giusi Nicolini Matteo Renzi
Chissà se questo blitz istituzionale servirà a dare una spinta a una campagna elettorale che per Nicolini si sta mostrando molto più difficile del previsto. Perché sì, la notizia, per chi osserva da vicino la corsa alle urne nel Comune più a Sud d' Europa, è che la figura simbolo dell' isola candidata al Nobel per la pace, la donna che Renzi ha voluto al suo fianco alla Casa Bianca, rischia di non essere riconfermata dalla maggioranza dei suoi 3.500 concittadini.
Effetto di una faida che sta avvelenando l' Isola dell' integrazione e dei buoni sentimenti. Persino Pietro Bartolo, l' altra celebrata icona lampedusana, il medico protagonista del film Fuocammare premiato con l' Orso d' oro, ha preso le distanze da Pina, come chiamano tutti qui la sindaca: «Non ha rubato e nessuno ha la bacchetta magica. Però la popolazione si aspettava di più da lei. Per chi voterò? Non lo dico».
nicolini grasso
Nicolini svela il "segreto": «Il dottor Bartolo vota per il mio avversario, Totò Martello, di cui è stato assessore. Come è stato assessore di un altro sindaco, De Rubeis, condannato a 7 anni per una storia di tangenti. Mi farò una ragione del suo mancato appoggio». Risposta esplicita che chiama in causa altri protagonisti della disfida.
Pietro Bartolo
A parte De Rubeis, ecco Martello, imprenditore forte soprattutto del consenso di una marineria di cui è leader e che lo vede come un benefattore: anche per i fondi che la Regione di cui è consulente assegna per la presunta "calamità naturale" costituita dai relitti che, sul fondo del mare, strappano le reti.
«Pina? Non ha alcun contatto con il paese, in questi anni ha pensato solo alla sua immagine», sibila Martello, ex comunista vicino al big siciliano del Pd Cracolici, che qui fece stravincere Cuperlo su Renzi alle primarie del 2013.
Toto Martello
Da Martello e da Filippo Mannino, 34 enne iscritto a M5S che però corre senza simbolo, deve guardarsi la sindaca: «Nicolini? Un inganno. Lei raccoglie premi nel mondo e qui non c' è l' acqua potabile - dice Mannino - le strade costringono a continue gimcane, la benzina costa 40 centesimi al litro in più del resto d' Italia e per chi ha bisogno di una visita specialistica arriva un medico ogni 15 giorni».
Il trio dei rivali è completato dall' ex senatrice Angela Maraventano, che corre con il simbolo di Salvini, chiede a Stato ed Europa una zona franca per Lampedusa e dice che vuole invitare Trump nell' isola. Nicolini, da poco premiata da Renzi con l' ingresso nella segreteria del Pd, non perde la flemma: «L' immagine? Ha anche un valore economico - afferma - Questa per molti era l' isola dove si faceva il bagno con il morto, ora tutto il mondo conosce la nostra straordinaria capacità di accoglienza. Io sono convinta che i miei concittadini abbiano capito».