Valentina Dardari per ilgiornale.it
LUCA SACCHI E ANASTASIA KYLEMNIK
Se sei imputata in un processo per omicidio per aver cercato di comprare della droga, lo Stato Italiano ti premia e ti seleziona come insegnante per minorenni. Questo è quanto è avvenuto ad Anastasiya Kylemnyk che, lo ricorderete, era la fidanzata di Luca Sacchi, il 24enne romano rimasto ucciso con un colpo di pistola alla testa la notte tra il 23 e il 24 ottobre in zona Colli Albani a Roma.
Anastasiya premiata dallo Stato
La ragazza adesso, come riportato da Il Tempo, si dividerà tra l’aula di tribunale, dove è accusata di violazione della legge sugli stupefacenti, e i banchi del Centro di aggregazione giovanile di Spinaceto, rivolto a minorenni di età compresa tra gli 11 e i 18 anni, gestito da Arci Solidarietà onlus. Già, perché dallo scorso martedì Anastasiya, 26enne di origini ucraine, insegna l’italiano con un compenso di 439 euro mensili, come volontaria del Servizio civile universale. La ragazza è stata infatti selezionata dal dipartimento per le Politiche giovanili presso la presidenza del Consiglio dei ministri. Tra 125.286 candidati tra i 18 e i 28 anni è stata presa proprio Anastasiya.
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Quindi ricapitolando, la 26enne è balzata alla cronaca nera in seguito all’omicidio del fidanzato Luca, personal trainer freddato da Valerio Del Grosso davanti a un pub per una questione di soldi e droga.
Del Grosso e il co-imputato per omicidio premeditato Paolo Pirino, avrebbero dovuto consegnare 15 chili di marijuana alla coppia. All’incontro si erano presentati armati di pistola e mazza da baseball, con l’idea di rapinare i due giovani acquirenti. E mentre Pirino colpiva Anastasiya per impossessarsi dello zaino rosa contenente 70mila euro, Del Grosso sparava a Luca accorso a difendere la fidanzata. Durante l’udienza dello scorso 22 aprile, la giovane aveva raccontato ai giudici la sua versione.
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Quarto posto in graduatoria
Gli investigatori hanno visto “la sua sorprendente chiusura ad ogni collaborazione con gli organi investigativi come una volontà di preservare le relazione criminali acquisite nel mondo della droga con il quale non intende recidere i legami”. Nonostante tutto ciò, la 26enne è stata selezionata in qualità di volontaria del Servizio civile, dopo aver aderito al bando del 21 dicembre 2020. In quella occasione ha ottenuto come punteggio 52 e si è classificata al quarto posto della graduatoria provvisoria per “Diritti in rete - Solidarietà, inclusione e contrasto alle discriminazioni”.
Lo scorso 12 marzo ha quindi sostenuto un colloquio online, ed è stata presa da Arci Solidarietà Lazio. Sul sito della onlus si legge l’accoglienza a braccia aperte: "In bocca al lupo a Elisa, Anastasiya, Walter, Isabella, Giulia e Frankye, le ragazze e i ragazzi che scegliendo il Servizio Civile Universale hanno deciso di tessere con Arci Solidarietà la Rete dei Diritti per tutte e tutti. Benvenutæ a bordo, abbiamo un anno da vivere insieme, cercando insieme di stare, come ci esortava a fare il nostro lampadiere Tom Benetollo, dalla parte buona della vita”.
ANASTASIYA
In attesa di sentenza insegna ai minorenni
Tra i requisiti per poter partecipare al bando di selezione per 55.793 volontari a livello nazionale, anche quello di “non aver riportato condanna, anche non definitiva, alla pena della reclusione superiore ad un anno per delitto non colposo”. E Anastasiya, almeno per il momento, non è ancora stata condannata, ma è solo imputata. Intanto però, l’amico della giovane vittima, Giovanni Princi, accusato dello stesso reato della fidanzata di Luca, è già stato condannato a 4 anni di reclusione. In attesa della sentenza, la ragazza, imputata per aver avuto un ruolo di rilievo nella compravendita di 15 chili di droga, insegnerà a bambini e adolescenti. Magari alla fine non sarà condannata e potrà cominciare a vivere una nuova vita cercando di dimenticare il passato e i suoi fantasmi, ma per il momento quel tragico capitolo della sua vita non ha ancora la parola fine.
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