PRIMA PUNTATA: http://www.dagospia.com/rubrica-4/business/calci-culo-rsquo-antitrust-preoccupa-spagnoli-mediapro-167781.htm
DAGOREPORT
Mediapro
Dopo le prime fasi di dibattito acceso fra le diverse parti in campo, la grande partita dei diritti del calcio di Serie A si è infilata nel “silenzio”, delle discussioni sotto traccia, delle attività di pubbliche relazioni e nel lavoro delle diplomazie.
Invece sì sono mosse le Autorità di Garanzia, a partire dall’Antitrust: quest’ultima ha cominciato a porre una serie di domande stringenti sulla struttura societaria di MediaPro in Italia, sui suoi rapporti con altri operatori della comunicazione, sulla natura del progetto degli spagnoli e sulla forza o meno del business-plan di MediaPro.
sede antitrust roma
Domande perlustrative, di verifica, da mettere momentaneamente “nel cassetto” per poterle utilizzare, se necessario, in seguito. L’Autorita’ procede sempre a passi felpati, cercando di non disturbare preventivamente il lavoro degli operatori ma pronta ad “azzannarli” se non dovessero muoversi secondo leggi e norme. E procede lentamente avendo davanti a se’ almeno un paio di mesi per esprimere un parere.
mediaset premium
Gli spagnoli di MediaPro incassano, annusano perplessi il clima e cercano di organizzarsi, data la loro totale assenza di struttura in Italia. Cinesi/spagnoli in Italia, senza organizzazione, che promettono di investire cifre astronomiche, a pochi mesi dall’inizio del campionato di calcio di Serie A. C’è qualcosa che non funziona.
MEDIAPRO
Nel frattempo, Infront, l’Advisor della Lega Calcio, in maniera un po’ “anomala”, svolge le funzioni di “ambasciatore” e public relation per conto degli spagnoli. Addirittura oggi 24 e domani 25 febbraio, Infront ha invitato a Barcellona per “gita e merenda” + partita del Barcellona in notturna e visita agli studi di Media Pro (non avendone in Italia), un nucleo di giornalisti sportivi allo scopo di catturarne l’attenzione e la “simpatia”. Ne vedremo presto i risultati.
SKY CALCIO
Presto avremo anche il piacere di vedere sul “campo italiano” i rappresentanti dei sino-spagnoli: individueranno un country manager, sceglieranno qualche uomo. I consulenti più vicini non mancheranno di fornirgli curricula adeguati a sostenere una battaglia molto complicata sotto ogni profilo, gestionale, finanziario, industriale, legale.
E prima o poi li vedremo tutti sfilare davanti alle Autorità per tentare di spiegare il loro progetto non ben definito (come intendono interpretare il loro ruolo di aggiudicatari dei diritti televisivi di serie A nella funzione di “intermediari unici”, brocker insomma).
Jaume Roures Taxto Benet mediapro
Un progetto che dovrà essere chiaro a tutti, non solo a Mediaset e a Sky, “acquattati” in attesa degli eventi, ma per primi ai tifosi che aspettano notizie, nella speranza, forse vana, che i prezzi dei loro abbonamenti possano diminuire: dato l’eccessivo prezzo messo sul tavolo, gli spagnoli ci dovranno guadagnare, no?
Una battuta finale: in Gran Bretagna settimana scorsa sono stati aggiudicati i diritti televisivi della Premiere League, forse oggi il più bel campionato europeo, e sono costati circa 200 milioni di euro in meno all’anno rispetto al triennio precedente. Forse c’è proprio qualcosa che non va più nel calcio italiano.