• Dagospia

    UN BULLO SOLO AL COMANDO - DALLA MINORANZA PD AGLI EX PREMIER: RENZI E' SOTTO ASSEDIO - BERLUSCONI: “MATTEO STA DIVENTANDO UN PICCOLO DITTATORE” - PRODI: “RENZI FIGLIO DELL’ULIVO? NON SONO UN GINECOLOGO”


     
    Guarda la fotogallery

    Gianluca Roselli per il “Fatto Quotidiano”

    matteo renzi e berlusconi 0aa87941 matteo renzi e berlusconi 0aa87941

     

    Sembra un accerchiamento. E forse lo è. Ma ormai le cannonate contro Matteo Renzi - ieri in versione partigiana a cantare “Bella ciao” - arrivano da una compagine assolutamente eterogenea Non è solo la minoranza del Pd, comunque divisa al suo interno, a sparare un giorno sì e l’altro pure contro il premier.

     

    Adesso ci si mettono anche gli ex premier del centrosinistra, Enrico Letta e Romano Prodi. E naturalmente Silvio Berlusconi. Che ieri è tornato a far sentire la sua voce alla riunione con i parlamentari azzurri.

     

    Occasione per scagliare un duro attacco al premier. “Renzi è afflitto da bulimia del potere”, ha detto l’ex Cavaliere. Secondo cui il presidente del Consiglio “sta sbagliando tutto”: sulla politica economica, sulla legge elettorale, sulla disoccupazione e sull’immigrazione.

     

    “Non voterò l’Italicum, che nel frattempo è cambiato 17 volte ed è diventata una legge autoritaria. Il premier sta costruendo una piccola dittatura”, afferma Berlusconi. Che tornerà a fare campagna elettorale per le Regionali, “ma solo con comizi al chiuso, perché sono un possibile obbiettivo dell’Isis e temo per la mia vita”.

     

    BERSANI LETTA RENZI BERSANI LETTA RENZI

    Il fatto che l’ex Cavaliere non risparmi nulla al suo vecchio sodale del patto del Nazareno (“è finito per colpa sua”, dice) è quasi scontato. Normale amministrazione. Lo sono un po’ meno, però, le dure critiche giunte da Letta e Prodi. Il primo, dopo un anno di silenzio, ormai non si tiene più. E dopo aver annunciato le sue dimissioni dal Parlamento per insegnare politica in quel di Francia, non ha più nessuna remora nell’attaccare chi l'ha destituito da Palazzo Chigi con uno schiocco di dita.

     

    In un’intervista al Financial Times Letta affronta il capitolo dell’emergenza immigrazione bocciando Triton. “Bisogna tornare a una sorta di Mare nostrum europeo, perché con l’azione messa in campo dal mio governo si sono salvati 170 mila migranti”, osserva Letta. Critica velata alle scelte successive del premier sull’immigrazione che poi diventa critica aperta al microfono di Giovanni Minoli su Radio 24.

    PRODI RENZI PRODI RENZI

     

    Secondo l’ex premier “Renzi racconta un Paese che non c’è, una narrazione sbagliata che per gli italiani è come il metadone”. E poi l’affondo su ogni singolo capitolo. “Il Job Act? Un passo avanti, ma c’è molto altro da fare”. “L’Italicum? Approvarlo a maggioranza sarebbe un disastro”.

     

    “Fare il premier senza essere eletto? Io mi sono sentito a disagio”, sostiene infine, lasciando intendere che chi siede ora a Palazzo Chigi quel disagio non lo prova. Parole che ricordano quelle usate nei giorni scorsi prendendo spunto dalla serie tv House of Cards . “Non mi piace la politica basata solo su intrighi e lotte per il potere. A Renzi piace? Non lo sapevo”, aveva detto in maniera alquanto sibillina durante l’intervista rilasciata a Fabio Fazio.

     

    Su Letta, poi, in questi giorni si è usato un bel po’ di inchiostro per spiegare che in realtà il suo passo indietro dal Parlamento servirebbe a farne due in avanti domani proprio in funzione anti-Renzi. Ovvero mettendosi in futuro alla guida della minoranza Pd e guidare la controffensiva al prossimo congresso del partito. Idea assai gradita a

    RENZI PRODI RENZI PRODI

    molti esponenti della minoranza.

     

    Infine c’è pure Prodi. Anche dal Professore la critica al governo arriva sull’immigrazione. “Mare Nostrum aveva un mandato più ampio e più mezzi a disposizione”, afferma il padre dell’Ulivo. Augurandosi che il prossimo consiglio dei ministri “possa cambiare registro perché siamo di fronte a un’emergenza che va affrontata subito”.

     

    Al Prof, si sa, il premier non è mai andato a genio. Anche per quel sospetto che tra i 101 ci fossero pure parecchi renziani. “Non sono un ginecologo”, ha risposto ieri alla domanda se Renzi è figlio dell’Ulivo.

    BERLUSCONI E ROSI BINDI AL QUIRINALE BERLUSCONI E ROSI BINDI AL QUIRINALE sergio mattarella e rosy bindi sergio mattarella e rosy bindi

     

    L’accerchiamento dentro e fuori il Pd, dunque, è cominciato. E Rosy Bindi, tra le più critiche sull’Italicum, dà la sua versione a Otto e mezzo: “Complotti? Io sicuramente non partecipo a nessun complotto e non ne vedo, ma, anche se ci sono, i complotti sono segreti e magari non mi invitano”

    MATTEO RENZI ROMANO PRODI MATTEO RENZI ROMANO PRODI RENZI E BERLUSCONI BATMAN E ROBIN RENZI E BERLUSCONI BATMAN E ROBIN ENRICO LETTA E ROMANO PRODI ENRICO LETTA E ROMANO PRODI ENRICO LETTA E ROMANO PRODI ENRICO LETTA E ROMANO PRODI ENRICO LETTA E ROMANO PRODI ENRICO LETTA E ROMANO PRODI

    Guarda la fotogallery


    ultimi Dagoreport