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    DALLA PADELLA DEI BENETTON ALLA BRACE DEL FONDO IPER-SPECULATIVO? - L'AUSTRALIANO MACQUARIE VUOLE PRENDERSI UN PEZZO DI AUTOSTRADE ITALIANE. MA LA CONSOB SPAGNOLA HA PRESENTATO UN ESPOSTO AL GOVERNO DI MADRID SULL'ECCESSIVO INDEBITAMENTO CHE I FONDI MACQUIRE E CVC STANNO CARICANDO SULLA SOCIETÀ CLH, ACCUSANDOLI ANCHE DI ''PRATICHE FINANZIARIE NON RACCOMANDABILI'', COME LA DISTRIBUZIONE DEI DIVIDENDI OLTRE IL 100% DELL'UTILE


     
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    Al.G. per ''Il Sole 24 Ore''

     

    luciano benetton luciano benetton

     

    Il fondo australiano Macquarie, ricco di una dote miliardaria, sta valutando seriamente il dossier Autostrade per l' Italia. Secondo indiscrezioni di fonti finanziarie, Macquarie e uno dei pochi soggetti ad aver avuto accesso alla data room sui conti di Aspi, nell' ambito della procedura che la controllante Atlantia ha avviato alcune settimane fa. Macquarie si muoverebbe in autonomia, senza legami con la cordata italiana in fase di allestimento né almeno per ora, con altri investitori internazionali.

     

     Il fondo di origine australiana (in Italia autore di una maxiplusvalenza su Adr tra il 2003 e il 2007) è presente in Europa tramite la sede di Londra e ha interessi anche in Francia e in Spagna. L' ultima notizia che lo riguarda è di pochi giorni fa, riportata dall' Expansion. La CNMV (Consob spagnola) ha presentato un esposto al Governo di Madrid sull' eccessivo indebitamento che i fondi Macquire e CVC, stanno caricando sulla società CLH accusandoli anche di «pratiche finanziarie non raccomandabili», come la distribuzione dei dividendi oltre il 100% dell' utile.

    MACQUARIE MACQUARIE ATLANTIA ATLANTIA

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