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    DALLA PISTA AL MARCIAPIEDE - NEGLI ANNI ‘90 MEZZOFONDISTA OLIMPIONICA, POI PROSTITUTA NELLE HOT-LINE DI LAS VEGAS PER 600$ A NOTTE - NEL LIBRO “FAST GIRL”, SUZY FAVOR HAMILTON PARLA DEL SUO DISTURBO BIPOLARE E DEI PROPOSITI SUICIDI DOPO LO SCANDALO CHE LA COLPI' NEL 2012


     
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    Da http://www.gazzetta.it/

     

    suzy favor hamilton suzy favor hamilton

    La sua storia nascosta venne alla luce tre anni fa, quando si scoprì che Suzy Favor Hamilton, tre Olimpiadi (dal '92 al 2000) da mezzofondista, confessò di aver lavorato come squillo a Las Vegas. Sposata e con una figlia, la Hamilton - ex fidanzatina d'America - chiese scusa per «il tremendo errore». Ora l'annuncio - a metà tra il lancio pubblicitario e un annuncio di redenzione - che promuove l'uscita del suo prossimo libro Fast Girl, in cui Suzy annuncia di essere guarita e di essere pronta a spingere Kelly nell'ombra. Kelly è l'altra lei che a Las Vegas si prostituiva per 600 $ a notte.

    suzy favor hamilton posa come kelly lundy suzy favor hamilton posa come kelly lundy

     

    Nel libro, in uscita per Harper & Collins il prossimo 14 settembre, la bionda figlia del freddo Wisconsin 7 volte campionessa statunitense, racconta la sua doppia vita e il disturbo bipolare di cui ha sofferto. Suzy parla inoltre dei propositi suicidi da cui fu colta, dopo che un sito Internet tre anni fa rivelò la sua seconda identità. Ora, dopo anni di cure, si dice pronta a "condividere la sua storia per capire e aiutare altri che si trovano ad affrontare sfide come la sua. Mi sto costruendo una vita migliore, un giorno alla volta".

     

    fast girl il libro di suzy favor hamilton fast girl il libro di suzy favor hamilton

     

    Nel 2000, prima dell’Olimpiade di Sydney, la Nike l'aveva scelta per uno spot pubblicitario che aveva creato un certo sconcerto. Interpretava una donna che era sfuggita all’attacco di un killer e correva nuda in una notte buia. Era stata al centro di una polemica violenta, ma Suzy sosteneva che la sua parte dimostrava la possibilità della donna di combattere l’aggressione maschile. "E' uno spot progresso", era la sua tesi, ma lo spot venne censurato dalle reti americane. A Sydney poi era arrivata in finale, ma era letteralmente crollata negli ultimi 200 metri.

    suzy favor hamilton a las vegas nel 2011 suzy favor hamilton a las vegas nel 2011 suzy regina jacobs alla finale 2003 dei 1500 ai campionati americani suzy regina jacobs alla finale 2003 dei 1500 ai campionati americani

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