Silvia Morosi per corriere.it
MIKHAIL KHACHATURYAN
Rischiano una condanna fino a quindici anni di carcere le tre sorelle russe accusate di aver ucciso il padre. Kristina, Angelina e Maria Khachaturyan — all’epoca 19, 18 e 17 anni — si sarebbero vendicate dopo anni di abusi e violenze.
Il corpo dell’uomo, Mikhail Khachaturyan (all’epoca 57 anni), venne ritrovato sulle scale di un condominio di Mosca con decine di coltellate al petto e al collo. Poche ore prima della sua morte, era tornato da una clinica psichiatrica e aveva torturato le sue figlie, minacciandole con un coltello. Per l’ennesima volta.
MIKHAIL KHACHATURYAN
Come ricorda la Cnn, da anni l’uomo, un eroinomane legato alla mafia russa, abusava di loro, ne controllava i movimenti con un sistema di videosorveglianza e impediva loro di andare a scuola.
maria khachaturyan
E ancora, le umiliava in vari modi anche facendogli mangiare peli di cane raccolti dal pavimento, come racconta il Daily Mail in un articolo del 2018. Kristina, la maggiore, al momento dell’arresto disse alla polizia: «Lo odiavamo e volevamo che sparisse o non averlo mai conosciuto». Una di loro raccontò anche di avere le prove di come il padre l’avesse costretta a compiere atti sessuali su di lui.
«Le ragazze spinte alla disperazione»
MIKHAIL KHACHATURYAN
Nel processo, che si apre oggi (venerdì 31 luglio), le due sorelle maggiori, Krestina e Angelina, saranno processate insieme. Maria, che era minorenne al momento dell’omicidio, sarà processata separatamente. «Pensiamo che non avessero altra scelta. Il padre ha spinto le ragazze alla disperazione, tutta la loro vita è stata un inferno continuo.
Non possono essere paragonate a persone sane, calme ed equilibrate ... [le] ragazze hanno sviluppato gravi malattie mentali, tra cui la sindrome da abuso e disturbo post traumatico da stress. Ciò è stato confermato da tutti gli esami nel caso», ha aggiunto uno dei legali delle sorelle, Aleksey Parshin.
MIKHAIL KHACHATURYAN E LE TRE FIGLIE
Attivisti in campo
L’estate scorsa sono state incriminate con l’accusa di omicidio premeditato, scatenando le polemiche tra gli attivisti in Russia che lottano per approvare una legge per proteggere le vittime di abusi domestici (accantonata dal Parlamento nel 2016). A sostenere le giovani anche personalità che vanno dall’ex candidata alla presidenza Ksenia Sobchak al cantante di System of a Down, Serj Tankian.
MIKHAIL KHACHATURYAN E UNA DELLE FIGLIE
Adesso le giovani rischiano tra i 10 ai 15 anni di carcere. Gli avvocati difensori chiedono che le donne vengano trattate come vittime. «Vivevano una situazione traumatica da molto tempo» e temevano non solo per la loro incolumità fisica «ma anche per la loro vita», ha detto il legale Yaroslav Pakulin.
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