LA GAIA LINGUA – DANDOLO INTERVIENE SULLA QUERELLE LINGUISTICA FROCI-OMOSESSUALI-GAY SU CUI È STATO MESSO IN CROCE IERI FELTRI DALLA D’URSO: “NON MI SONO MAI SENTITO VITTIMA DI UNA PAROLA O DI UN ALTRUI GIUDIZIO. MI OFFENDO QUANDO NON VENGO RISPETTATO COME ESSERE COGITANTE, QUANDO VENGONO FERITI I MIEI VALORI. QUANTE STRONZATE STO LEGGENDO IN QUESTE ORE. COME HA DETTO IL GRANDE PAOLO ISOTTA: “CHIAMATEMI RICCHIONE”
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luxuria feltri
Se permettete, per esperienza diretta, so esattamente cosa significa essere omosessuale (termine clinico che non amo a che non uso quasi mai). Condizione della quale non sono orgoglioso, ovviamente. Cosiccome un etero non credo sia orgoglioso di essere etero.
alberto dandolo
Semmai sono orgoglioso di altro, per esempio di sforzarmi ad essere una persona perbene
Io non provo alcun risentimento e non mi sento minimamente offeso se mi chiamano ricchione, frocio e via dicendo.
ALBERTO DANDOLO
Non mi sono mai sentito vittima di una parola o di un altrui giudizio. Mi offendo quando non vengo rispettato come essere cogitante, quando vengono calpestate le mie idee, quando vengono feriti i miei valori. Non certo quando al mio interlocutore fa un po' specie comprendere che io possa provare godimento con una penetrazione in un organo per sua natura è espulsivo più che inclusivo. Rivendico quindi la libertà di non accettare, compreso il sacrosanto dovere di accettare di non essere accettato.
ALBERTO DANDOLO
Quante stronzate sto leggendo in queste ore! E comunque, come ha dichiarato il grandissimo Paolo Isotta, "chiamatemi semmai ricchione! Gay è una parola pezzente. Gay è una caricatura. Peggio, è un eufemismo: Un eufemismo piccolo- borghese da mezzacalzetta". Il termine più consono a una natura curiosa di altre navigazioni, sia essa vela o vapore, è "ricchione". Ecco, già s'odono fulmine e tuono... "