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    “VENEZIA? IL PROBLEMA NON È LA PIOGGIA MA LA MANCATA CURA"  - PHILIPPE DAVERIO E LA BELLEZZA ITALIANA IN PERICOLO. "SAN MARCO E’ LI’ DA 600 ANNI ED IN GRADO DI RESISTERE. ABBIAMO DIMENTICATO LA MANUTENZIONE PERENNE. SE NE SONO RESI CONTO ANCHE A PARIGI CON LA BASILICA DI NOTRE DAME. PER DIFENDERE L'IMMENSO PATRIMONIO CULTURALE ITALIANO CI VORREBBE…” - VIDEO


     
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    Flavia Amabile per “la Stampa”

     

    Non è il clima impazzito il problema. Il problema è l' uomo, sostiene Philippe Daverio, storico dell' arte, saggista, esperto di beni culturali.

    philippe daverio philippe daverio

     

    Ancora una volta la bellezza italiana è in pericolo, da Venezia a Matera acqua alta e piogge tanno provocando danni molto seri.

    «San Marco è lì da 600 anni e ha resistito, il problema non è la pioggia, la basilica è in grado di resistere»

    Qual è allora il problema?

    «Se si attraversa la piazza e si va a veder la Biblioteca Marciana: la facciata è bianca perché è stata ripulita di recente. Il sottoportego, invece, è nero per i fumi accumulati nel XIX secolo e XX secolo. Ci sono duecento anni di smog».

     

    Il problema quindi secondo lei sono gli interventi umani?

    «Sì, e non solo in Italia. Se ne sono resi conto anche a Parigi con la Basilica di Notre Dame. Ci vorrebbe maggiore sensibilità. Ogni tanto appare ma ce ne vorrebbe di più e in modo permanente».

     

    Lei dice che la Basilica di San marco è lì da 600 anni ma non è detto che resista per altri 600 anni. Il fenomeno dell' acqua alta un tempo non esisteva.

    «In realtà è un mistero. L' acqua alta è documentata per la prima volta in un dipinto del 1870 che si trovava a Costantinopoli nel Bailo, il palazzo dove fino alla caduta della Serenissima Repubblica di Venezia aveva avuto sede l' ambasciata. La Repubblica cadde nel 1797, Venezia diventò poverissima: tutti i lavori di manutenzione dei canali e della laguna scomparvero. Iniziò così il fenomeno dell' acqua alta, come conseguenza di un' anarchia delle acque tipica degli ultimi 150 anni.

    piazza san marco venezia piazza san marco venezia

     

    acqua alta a venezia acqua alta a venezia

    Non c' è altra spiegazione: se l'acqua alta fosse esistita prima un viaggiatore come Goethe o come i tanti altri che hanno visitato e raccontato la Repubblica, ne avrebbero parlato. C' è anche chi sostiene che avvenga per effetto della spinta verso l' alto da parte delle Dolomiti ma in quel caso siamo di fronte a uno spostamento inferiore a un centimetro l' anno, invece l' acqua alta arriva a un metro e ottanta».

     

    Quindi come lo spiega?

    l eleganza di philippe daverio (1) l eleganza di philippe daverio (1)

    parapetti abbattuti parapetti abbattuti

    «E' la conseguenza dell' abbandono della cura. Alcuni spiriti da poeti o alcuni animi sensibili pensano che la laguna debba essere lasciata al dominio della natura per essere bella. In realtà la laguna non è mai stata naturale e tutto il nostro mondo è bello se viene curato dall' uomo.

     

    Lei invece ritiene necessario un intervento umano?

    luigi brugnaro cammina nell acqua alta luigi brugnaro cammina nell acqua alta

    «Senza dubbio. La natura è quella che alla fine ricrea la foresta vergine mentre tutto il nostro paesaggio è il risultato di una potente antropizzazione che ora si è interrotta: è per questo che straripano i fiumi in Liguria. Abbiamo dimenticato la manutenzione perenne: i boschi si ripulivano regolarmente per fare legna e quindi il sottobosco non correva il rischio di prendere fuoco, gli argini dei fiumi erano puliti e non erano cementati, le meccaniche idrauliche della laguna di Venezia erano tutte sotto controllo».

     

    Come difendere l' immenso patrimonio culturale italiano?

    «Decidendo che bisogna farlo. Vuol dire allocare delle risorse. Nella nostra legge finanziaria, pur sapendo che abbiamo un patrimonio più importante di altri Paesi, spendiamo molto meno. Lo stesso vale al di fuori delle grandi città: bisogna decidere che il territorio è un valore da difendere, che non possiamo abbandonarlo.

     

    acqua alta a san marco acqua alta a san marco

    Per difenderlo c' è un solo modo: aiutare i contadini a rimanere, sostenendoli con contributi. Bisogna seguire l' esempio della Svizzera dove sono considerati i giardinieri del territorio e svolgere un' operazione di economia sociale che permetterebbe di continuare a svolgere le opere di manutenzione perenne di cui il nostro Paese ha bisogno».

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