Estratto dall'articolo di Luca De Vito e Massimo Pisa per “la Repubblica”
davide flachi
Pillole di codice criminale: «Bisogna guardare anche chi c'è dietro nella vita, non solo con chi stai parlando adesso: se noi andiamo dal figlio di Franco Coco, dobbiamo guardare chi c'è dietro, il rispetto». Solo chi porta un certo cognome, come il figlio di don Pepè, può andare a discutere a muso duro di certi affari.
Nel nome dei padri. I Flachi e i Coco Trovato. Che negli anni Ottanta e Novanta imposero la loro legge alla Comasina e a Bruzzano, quartieri a nord di Milano […].
Già arrestato e condannato insieme al capostipite una decina di anni fa, rampante boss del movimento terra e del pizzo alle discoteche, Davidino Flachi aveva diversificato gli affari: hashish e cocaina, kalashnikov e truffe alle assicurazioni. Col peso del suo nome ("il Gigante", lo motteggiavano gli affiliati per la sua statura) a fare da garanzia nella grammatica criminale milanese. […]
arresto di franco terlizzi
Ora il suo clan è stato azzerato da un'inchiesta della Guardia di Finanza di Milano e quella di Pavia, coordinate dalla Dda del capoluogo lombardo che ha portato a tredici fermi e a una serie di sequestri.
Sigilli anche per una carrozzeria di Cormano, nell'hinterland, base dei traffici. È nelle vicende legate a questa officina che salta fuori il nome di Franco Terlizzi, ex partecipante dell'Isola dei Famosi , un passato da pugile e coinvolto, come pr e buttafuori della storica discoteca Hollywood, nella vecchia inchiesta che aveva portato in carcere don Pepè e Davidino.
la carrozzeria di franco terlizzi
Per i pm Gianluca Prisco e Francesco De Tommasi della Dda milanese, e Andrea Zanoncelli della Procura di Pavia, Terlizzi era di fatto un prestanome che serviva a gestire l'officina il cui core business erano gli incidenti simulati: «Tu non fai un cazzo e prendi il grano ma ti rendi conto, Franco? », gli diceva Flachi intercettato.
E poi ancora: «Se tu sei in piedi è grazie a me ma lo vuoi capire... qua se non ci sono io la baracca qua chiude». Terlizzi, secondo le indagini, era anche il tramite con le forze dell'ordine: un ex carabiniere a cui Flachi e Terlizzi si rivolgevano per presentare le denunce di danneggiamento alla caserma di Milano Affori e un poliziotto in servizio alla Dia, che indirizzava l'ex pr al commissariato Centro.
FRANCO TERLIZZI
E che, secondo i pm, gli passava informazioni sulle indagini, motivo per cui i magistrati hanno deciso di procedere d'urgenza con il fermo. Difeso dall'avvocato Antonino Crea, Terlizzi si è dichiarato estraneo ai fatti e pronto a spiegare.
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