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    “SE DA UNA STRETTA DI MANO ARRIVA POI UNA NEGAZIONE DI CIÒ SU CUI SI ERA CONCORDATO, UNO SI DISPIACE, NE PRENDE ATTO, MA LA VITA VA AVANTI” - DE LAURENTIIS ACCUSA OSIMHEN DI AVER PRIMA ACCETTATO E POI RIFIUTATO IL RINNOVO DEL CONTRATTO: “SONO SEMPRE STATO SERENO CON OSIMHEN, SOLTANTO CHE BISOGNA ESSERE IN DUE. IL MIO MOOD È RIMASTO LO STESSO, SE IL SUO NEL FRATTEMPO SI È MODIFICATO NON POSSO FARCI NULLA - I GIOCATORI? SONO CON GARCIA” - POVERO AURELIONE: STA FACENDO I SALTI MORTALI PER NON AMMETTERE I SUOI ERRORI, DALLA GESTIONE DEL NIGERIANO ALLA PESSIMA SCELTA DEL TECNICO FRANCESE…


     
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    OSIMHEN E DE LAURENTIIS OSIMHEN E DE LAURENTIIS

    (ANSA) - NAPOLI, 19 OTT - "Sono sempre stato sereno con Osimhen, soltanto che bisogna essere in due. Il mio mood è rimasto sempre lo stesso, se il suo nel frattempo si è modificato non posso farci nulla. Se da una stretta di mano arriva poi una negazione di ciò su cui si era concordato, uno si dispiace, ne prende atto, ma la vita va avanti. Però questo non toglie che con Osimhen ci siano ottimi rapporti, non vedo perché non debbano esserci".

     

    DE LAURENTIIS OSIMHEN DE LAURENTIIS OSIMHEN

    Lo ha detto il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis parlando con i giornalisti a Castel Volturno. Riguardo alla sua attuale frequente presenza nella sede del ritiro, ADL ha spiegato di essersi "riavvicinato alla squadra per darle serenità. Perché noi siamo il Napoli, siamo in Europa da 15 anni, non è che ogni volta che un cerino incendia un pezzo di carta bisogna gridare che va a fuoco tutto.

     

    I pompieri siamo noi stessi ed è per questo che devo essere presente, è stata una mia colpa non esserlo stato abbastanza in passato. Ora e fino alla fine del campionato mi dedicherò al Napoli che è un film panta rei, che scorre, che bisogna curare con la lente di ingrandimento ogni giorno perché basta un granello di sabbia a creare storture negli ingranaggi".

     

    DE LAURENTIIS OSIMHEN DE LAURENTIIS OSIMHEN

    De Laurentiis ha poi affermato di aver parlato con i giocatori non in gruppo ma uno per uno "perché così lui si apre e ti dice quello che pensa". "Ho parlato con tutti, ho detto a ciascuno che deve continuare a giocare per lo scudetto e quindi per i tifosi, e tutti i calciatori sono con Garcia".

     

    Il presidente del Napoli ha infine criticato la programmazione dei match: "Non sappiamo fare gli orari delle partite", ha detto. "Le mettiamo alle 20.45 di domenica con i bambini, che vogliamo recuperare al calcio, ma che il giorno dopo devono andare a scuola. E anche i genitori devono andare a lavorare. Poi ci lamentiamo che non vanno allo stadio".

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