Da www.leggo.it
VINCENZO DE LUCA
«Dobbiamo parlare con i nostri concittadini un linguaggio di verità: per tutti noi non vivere il Natale come sempre è una grande sofferenza, ma se vogliamo godere il calore di Natale quest'anno apriremo le porte delle terapie intensive a metà gennaio e le porte dei cimiteri per altri 10mila decessi per Covid». Lo ha detto il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca a Che tempo che fa su Rai 3.
«Parliamo con grande brutale chiarezza, altrimenti non ci capiamo. Se non abbiamo rigore in queste due settimane decisive, avremo una terza ondata ancora più virulenta di quella che abbiamo conosciuto, per due ragioni: perché apriamo le scuole e perché a fine dicembre inizio gennaio avremo il picco dell'influenza stagionale. Se ci troviamo con il picco dell'influenza, le scuole aperte e il contagio che riprende noi avremo una situazione davvero estremamente pesante», ha aggiunto De Luca.
VINCENZO DE LUCA
L'algoritmo per decidere il colore delle regioni per l'emergenza «è diventato un 'inconoscibilè». È quanto ritiene Vincenzo de Luca, che è tornato a criticare pesantemente la suddivisione finora attuata. «Scopriamo che ci sono importanti del Nord che sono in zona gialla ed hanno una situazione drammatica a livello di terapie intensive e della contagiosità», ha proseguito. «Vuole dire che questo algoritmo non ha funzionato. Io sono tra quelli che non guarda il pannello che voi fate vedere. Quel quadro dal mio punto di vista si pronuncia algoritmo ma significa marchettificio. Togliamolo di mezzo», ha concluso De Luca.
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«Se apriamo la mobilità nei piccoli Comuni che sono 10 milioni di abitanti non ci sarà più nulla da fare perché avremo una ripresa drammatica del contagio a gennaio». Ha detto il presidente della Campania. De Luca ha bocciato le scelte di governo «che sono state a macchia di leopardo» che in parte ha frenato il contagio ma il risultato è stata l'estensione a tutta Italia. «E ora non mi si dica di aprire la mobilità a dieci milioni di abitanti», ha detto ancora De Luca. ritenendo tale scelta inaccettabile.