L'AUDIO DEI CONSIGLIERI CHE TRAMANO CONTRO DE MAGISTRIS
LA BANDA DEGLI INFEDELI
Alessio Gemma per “il Venerdì - la Repubblica”
LA SCRIVANIA DI LUIGI DE MAGISTRIS
Quando deve incitare i suoi definisce Napoli «un laboratorio politico». Un modo gentile, da ex magistrato di ferro, per catalogare una maggioranza che dal 2016 - anno della rielezione a sindaco - abbraccia un po' di tutto, compresi transfughi di Forza Italia e Pd. Ma Luigi de Magistris ora deve fare i conti con le spire di quella classe politica che lui stesso ha (ri)prodotto in consiglio comunale il 25 ottobre. In un audio rivelato da Repubblica si sentono le voci di cinque consiglieri alleati dell' ex pm che congiurano contro di lui, scontenti per non aver ottenuto ancora incarichi e poltrone in giunta.
Una faccenda non inconsueta di spartizione, però con toni da Gomorra. «Lo logoriamo, è finito». «Gli assessori li decidiamo noi». «Finora solo sputazzate in faccia». Il fatto è che quei consiglieri dei gruppi Agorà, Verdi e Riformisti democratici sanno di contare, perché senza di loro la variegata maggioranza arancione non avrebbe più i numeri per andare avanti. Ma chi sono i cinque infedeli?
stefano buono
C' è Ciro Langella, leader dei tassisti napoletani, eletto tre anni e mezzo fa tra le fila dello sfidante del sindaco, il candidato del centrodestra Gianni Lettieri, poi passato alla corte di de Magistris; Gabriele Mundo, già assessore negli anni Novanta, eletto nel Pdl alle elezioni del 2011 e per anni nella segreteria dell' onorevole berlusconiano Ermanno Russo, successivamente folgorato nel 2016 sulla via arancione;
Carmine Sgambati, un passato nella Margherita, poi tra i fedelissimi del sindaco nella prima lista civica Napoli è tua, sorpreso di recente in affitto - a un canone stracciato - in un appartamento nel salotto buono del quartiere Chiaia, di proprietà di un ente di diritto privato controllato dal Comune (una fondazione per la cura dei ciechi e disabili); Stefano Buono, consigliere dal 1993 con La Rete di Leoluca Orlando, poi nei Verdi dell' ex ministro Pecoraro Scanio, una breve parentesi nell' Idv salvo rientrare in Comune con il partito ambientalista che oggi a Napoli è in grado di barcamenarsi tra due acerrimi nemici: in Comune con De Magistris, in Regione con De Luca.
marco gaudini
Infine c' è Marco Gaudini da dieci anni nei Verdi, che nel curriculum si dichiara impegnato a diffondere «i valori della legalità», salvo benedire così il patto tra ribelli: «Prendiamo ancora più voti se facciamo questa operazione». E il sindaco come l' ha presa? Dice: «Non mi faccio intimidire», ma il futuro della giunta è tutto da scrivere.
In in un audio il "patto di sangue" tra cinque consiglieri di maggioranza. obiettivo? scalzare il sindaco Luigi de magistris e votare a maggio. «lo logoriamo, si arrenderà». ecco, uno per uno, chi sono i congiurati.
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