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    DE ROSSI CANCELLA L’OMBRA DI MOURINHO – VALDISERRI: “LA SCELTA FATTA DAI FRIEDKIN NON È STATA UNA “PARACULATA” MA UNA DECISIONE TECNICA. DE ROSSI HA RECUPERATO PELLEGRINI E PAREDES AI MASSIMI LIVELLI, LANCIATO SVILAR, DIMOSTRATO DI NON FARE DIFFERENZE TRA LE STAR (LUKAKU) E LE PRESUNTE RISERVE (AZMOUN). LA ROMA È CAMBIATA IN MEGLIO NEI RISULTATI (4 VITTORIE, UN PAREGGIO E UNA SCONFITTA CONTRO L’INTER)” - GIOVEDI’ ARRIVA IL FEYENOORD IN EUROPA LEAGUE. E SARA’ UNA PARTITA DA DENTRO O FUORI…


     
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    Luca Valdiserri per il “Corriere della Sera” - Estratti

     

    DE ROSSI MOURINHO DE ROSSI MOURINHO

    Per molti l’arrivo di Daniele De Rossi sulla panchina della Roma era un placebo, la pillola di zucchero da dare ai tifosi dopo l’amaro licenziamento di José Mourinho. Per la famiglia Friedkin e Lina Souloukou, ad che guadagna sempre più spazio nel club, era un ragionamento calcistico.

     

    Non bastano poche partite per promuovere De Rossi tra gli allenatori che possono costruire il futuro del calcio italiano, però qualcosa si può già dire: la Roma è cambiata in meglio nei risultati (4 vittorie, un pareggio e una sconfitta contro l’Inter) ma anche nei comportamenti in campo e nella gestione dei valori interni al club.

     

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    De Rossi nel primo tempo di Frosinone, per esempio, è stato fortunato. Però lo ha riconosciuto, ha cambiato la Roma nell’intervallo e ha portato a casa una gara non semplice. I Friedkin hanno rischiato di incrinare il rapporto con la tifoseria — e soprattutto con la Curva — quando hanno deciso di esonerare Mourinho.

     

    de rossi dan ryan friedkin de rossi dan ryan friedkin

    La scelta fatta su De Rossi, però, non è stata una «paraculata», come si dice a Roma, ma una decisione. De Rossi, in poche settimane, ha recuperato Pellegrini e Paredes ai massimi livelli, lanciato Svilar, dimostrato di non fare differenze tra le star (Lukaku) e le presunte riserve (Azmoun). Del resto anche lui, in un famoso derby, fu sostituito da Ranieri, insieme a Totti, alla fine del primo tempo. La Roma, sotto 0-1, recuperò e vinse. Perché per un allenatore il bene primo e unico è sempre la sua squadra.

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