Leonard Berberi per www.corriere.it
green pass per i viaggi
Decine di no vax italiani ogni giorno volano da una città all’altra dell’Italia senza avere il super green pass, nonostante questo sia obbligatorio sui mezzi di trasporto pubblico, e pagando poche decine di euro.
Viaggi tecnicamente legali — anche se più tortuosi — grazie a una «scappatoia» normativa dell’ultima ordinanza che consente gli spostamenti via aria senza il certificato (che si ottiene con il vaccino o con la guarigione dal Covid) nelle tratte internazionali. È sufficiente l’esito negativo del tampone rapido o molecolare.
LE ROTTE UTILIZZATE DAI NO-VAX PER VIAGGIARE IN ITALIA SENZA GREEN PASS
E così in tanti fanno scalo in un Paese dell’Unione europea prima di raggiungere la destinazione nazionale. È quanto apprende il Corriere della Sera da diverse fonti aeroportuali italiane e da personale delle compagnie aeree che segnalano un aumento del trend negli ultimi giorni.
Le nuove regole
Com’è noto dal 10 gennaio per imbarcarsi in aereo è obbligatorio il super green pass (per gli over 12). Questo però vale per le rotte nazionali.
green pass per i viaggi 2
Per quelle internazionali — chiarisce una circolare del ministero della Salute — il viaggiatore deve seguire le regole del Paese di destinazione e in ogni caso in Europa è sufficiente anche un tampone negativo (rapido o molecolare) che fa ottenere il green pass comunitario.
Quindi nei collegamenti da e per l’Italia — per esempio con un Paese Ue — basta l’esito negativo di un test Covid. Il no vax che arriva in Italia dai Paesi dell’elenco C (di fatto quelli dell’Ue) con un tampone negativo dovrà sottoporsi all’isolamento fiduciario di 5 giorni. Al termine del quale dovrà fare un altro tampone. Ma, come racconta più di qualcuno, nessuno controlla e così molti non fanno né la mini-quarantena né il test.
Le rotte
green pass per i viaggi 3
Sono diverse le rotte dei no vax italiani, spiegano le fonti che ricordano come il viaggio sia più tortuoso e richieda più tempo, ma economicamente ha un impatto ridotto o nullo rispetto a un viaggio diretto grazie alla connettività offerta dalle low cost. Per esempio la Milano-Barcellona-Cagliari.
Il 6 febbraio bastano 46 euro, extra esclusi, per volare con Ryanair dal terzo aeroporto milanese (Bergamo-Orio al Serio) alla città catalana (12 euro di volo) e poi imbarcarsi su un Vueling con destinazione Cagliari (34 euro).
no vax e no green pass 6
In questo caso è sufficiente lo stesso esito negativo del tampone rapido o molecolare per entrambi i viaggi. Una volta a Cagliari, per legge, il passeggero dovrebbe isolarsi per cinque giorni. Ma, come detto, il sistema dei controlli non è in grado di tracciare tutti.
I costi
Un’altra rotta percorsa dai no vax è quella che dalla Lombardia porta alla Sicilia (e viceversa) via Francia. In questo caso servono 20 euro con easyJet da Milano Linate a Parigi-Charles de Gaulle e poi altri 38 euro volare fino a Catania per un totale di 58 euro.
green pass per i viaggi
Viene segnalata anche la triangolazione Italia-Ungheria per chi deve muoversi senza super green pass tra Milano la Puglia: il 7 febbraio il primo volo verso Budapest, con Ryanair, costa 5 euro, più altri 3 euro con Wizz Air per Bari.
Totale 8 euro, al netto dei costi extra e della spesa per il tampone. Trattandosi di biglietti separati è quasi impossibile notare la triangolazione senza fare una verifica specifica.
no vax e no green pass 5 no vax e no green pass