DAGONOTA
leonardo del vecchio
Del Vecchio in manovra per salire oltre il 10% di Mediobanca (ora è al 9,9)); una volta che avrà l'ok della BCE per raggiungere quota 20, il patron di Luxottica e uomo più ricco d’Italia partirà all’attacco di Mediobanca.
In duplex con il numero uno di Unicredit, il francese Mustier, che ha in tasca una quota del 10%, partirà l’Opas (Operazione congiunta di acquisto e scambio in cui l’azione può essere acquistata oppure scambiata con un’altra) sull’istituto capitanato da Nagel. Che verrà assorbito da Unicredit.
A quel punto, che fine farà il tesoro di Mediobanca, Assicurazioni Generali? Secondo la rivista Forbes, Mustier e Del Vecchio proveranno a fare un’aggregazione con la francese Axa, il più potente gruppo assicurativo europeo. Ma, tra gli azionisti apicali del Leone di Trieste, ci sono i Benetton e Caltagirone: come si muoveranno? Non solo: Banca Intesa resterà a guardare?
JEAN PIERRE MUSTIER
«ATTENZIONE, ORA PARIGI VUOLE SCALARE ANCHE GENERALI»
Alessandro Da Rold per “la Verità”
«Già due anni fa un banchiere mi informò della possibilità che i francesi puntassero a salire in Generali». Giulio Centemero, deputato della Lega, membro della commissione Finanze e in quella d' inchiesta sul sistema bancario e finanziario, ha presentato un' interrogazione parlamentare sulle ultime mosse del patron di Luxottica Leonardo Del Vecchio in Mediobanca, la merchant bank spesso ago della bilancia nei delicati equilibri finanziari e industriali del nostro Paese. «Basta leggere i giornali», spiega Centemero.
LEONARDO DEL VECCHIO NAGEL
«Il presidente di Luxottica avrebbe messo a punto una squadra di advisor dando mandato a Jp Morgan di studiare possibili soluzioni per valorizzare Piazzetta Cuccia. In attesa del piano industriale, il titolo di Mediobanca è salito ancora dell' 1% da 10,43 euro, tornando sopra i prezzi di carico sia di Unicredit (10,2 euro), sia di Vincent Bolloré (9,3 euro)». La finanziaria Delfin, che fa capo all' imprenditore più ricco d' Italia secondo la rivista Forbes, sta salendo nel capitale di piazzetta Cuccia in uno schema che prevederebbe, in alleanza con Unicredit, la scalata del Leone di Trieste e in futuro, forse, un' aggregazione con i francesi di Axa.
luciano benetton
Il professore Giulio Sapelli lo aveva annunciato prima della nascita del governo giallorosso: sarebbe stato un esecutivo che avrebbe svenduto l' Italia all' asse franco-tedesco. Ha avuto ragione?
«È necessario tenere alta l' attenzione e fare in modo che i nostri asset, siano essi industriali, finanziari o di altra natura. La politica deve garantire alle imprese stabilità e crescita, attuare misure che favoriscano lo sviluppo e incrementare i livelli occupazionali. l nostro obiettivo è sempre stato quello di implementare strategie improntate a garantire un ecosistema compatibile alle esigenze di un mercato in costante evoluzione, senza perdere di vista il sistema paese e le sue peculiarità».
francesco gaetano caltagirone malvina e marisela federici
Dopo Fca ora sembra essere il turno di Generali.
«Del Vecchio avrebbe già avuto un incontro positivo in Bankitalia, pur non avendo ancora inviato alla Bce la richiesta per salire sopra il 10% di Mediobanca. Si intravede un piano di Delfin su Generali i cui contorni, finanziari e personali, dipenderanno da molti elementi. In questa chiave è centrale il ruolo di Unicredit, la banca guidata dal francese Jean Pierre Mustier, che di Mediobanca è primo azionista, con l' 8,8% e che con Del Vecchio è in ottimi rapporti».
centemero
Come fa l' Italia a difendere le sue imprese?
«Devono essere valorizzate. Non devono diventare facili prede di chi sta davvero distruggendo lo spirito di un' Europa dei valori facendo dumping intracomunitario invece che puntare a creare sinergie con i nostri partner vicini e lontani. Non vogliamo perdere di vista il mondo e l' economia reali».
Il premier Giuseppe Conte è già stato accusato di aver fatto un accordo con gli americani sul cosiddetto spygate in agosto, prima di formare il Conte-bis.
«Tra chi vuole offrire le nostre infrastrutture a prezzi da saldo estivo temo ci sia proprio lui, Giuseppi».
philippe donnet gabriele galateri di genola
C' è chi difende però queste operazioni. Al governo ci sono i vostri ex alleati a 5 stelle.
«La tutela delle nostre infrastrutture economiche è sempre stata un elemento prioritario che ha caratterizzato la Lega».
L' esecutivo continua, però, a litigare su tutto.
«È un governo precario ed in costante tensione: come dimostra quanto accaduto questa settimana in commissione finanze, dove rappresentanti del M5s hanno chiesto tempi maggiori per la revisione della proposta di Dl fiscale presentata dal loro stesso governo».
Quindi Matteo Salvini ha fatto bene a staccare la spina ?
ASSICURAZIONI GENERALI
«Trovarsi con chi non voleva ascoltare i bisogni di un Paese stremato dai precedenti governi, ci ha portato ad assumerci la responsabilità di chiudere un' esperienza che non rendeva giustizia agli italiani».
Però c' è anche chi vi incolpa della situazione in cui ci troviamo.
«Gli italiani lo hanno capito benissimo. Basta guardare i sondaggi. La tutela dei nostri imprenditori, dei lavoratori e la stabilità sono stati solo alcuni dei punti cardine dai quali siamo partiti per attuare il dl crescita».