DAGONEWS
Milleri Del Vecchio Nagel
Su Dagospia avete letto mesi fa della querelle tra Del Vecchio e la BCE sull'aumento della sua quota in Mediobanca dal 10 al 20%. Vi abbiamo raccontato di un botta e risposta tra la vigilanza bancaria europea e lo studio legale Bonelli Erede, che segue il dossier e che sta manovrando questa delicata operazione per conto del billionaire di Agordo.
Del Vecchio ha ceduto alle pressioni e acconsentito a non toccare il management né il piano industriale presentato da Nagel, insomma non farà l'azionista attivista, e in cambio avrà il via libera a raddoppiare la sua presa su Piazzetta Cuccia. E a questo punto sorgono due domande: per quanto vale questo vincolo? E soprattutto, cosa si intende per ''management''?
LEONARDO DEL VECCHIO NAGEL
Alla prima domanda, si sussurra che il divieto di ingerenza durerà per la durata del cda che si installerà dopo l'estate, ovvero altri tre anni. Il che ovviamente è un requisito bislacco: se oggi il battagliero 84enne potrebbe destabilizzare il controllo di Generali (il vero obiettivo dell'operazione), quando ne avrà 87 sarà ancora più vicino il momento in cui passerà il controllo a qualche erede dagli obiettivi non ancora esplicitati.
LEONARDO DEL VECCHIO NAGEL
Invece la seconda domanda è stata rivolta alla BCE per il mutato scenario gestionale. In breve: quando Del Vecchio ha iniziato la sua scalata a Mediobanca, attaccando l'ad Nagel, questi aveva provato a ''lanciargli un osso'', ovvero gli ha offerto la poltrona del presidente, per placare le sue smanie ed evitare che dal 10 passasse al 20%.
Invece non si è placato per niente, e a quel punto Nagel ha ritirato l'offerta e, forte anche della protezione della BCE, ha cambiato strategia. Il presidente Renato Pagliaro sarà presentato di nuovo, all'assemblea di ottobre, proprio a simboleggiare l'indipendenza del board davanti al nuovo socio forte.
Del Vecchio e la moglie Zampillo
Davanti a questa mossa, Del Vecchio vuole sapere dagli organi della BCE se per ''management'' si intenda solo la prima fila di chi ha vere deleghe gestionali (amministratore delegato, direttore generale, Chief Operating Officer), o anche i ruoli non operativi e di rappresentanza, come il presidente. Certo, rovinare i piani di Nagel e presentare candidati diversi da quelli della gestione uscente, non sarebbe certo un segnale di quiete…
ROMOLO BARDIN
In tutto questo il clima familiare è sempre in ebollizione. La moglie Nicoletta Zampillo e qualcuno dei 6 figli del plurisposato ottuagenario non è così favorevole all'idea di investire centinaia di milioni di euro ma senza avere il controllo effettivo della filiera Mediobanca-Generali, mentre l'amministratore delegato del gruppo, Francesco Milleri, che con lady Del Vecchio ha un ottimo rapporto, cerca di mediare tra lei e il marito, uno che non gradisce (eufemismo) quando i suoi manager lo contraddicono (chiedere a Guerra).
Milleri però bisticcia sull'indirizzo aziendale con Romolo Bardin, l'uomo più fedele al grande vecchio (al suo fianco da 18 anni e custode delle casseforti Delfin), che al suo orecchio sussurra parole non proprio lusinghiere su Milleri…
LEONARDO DEL VECCHIO MOGLIE NICOLETTA ZAMPILLO