Chiara Bruschi per "il Messaggero"
tifosi inglesi roma
È il britannico Mirror a suggerire ai tifosi inglesi le vie migliori per raggiungere Roma senza doversi sottoporre ai cinque giorni di quarantena richiesti dal decreto emesso dal ministro Speranza a metà giugno.
Sul sito web del tabloid, infatti, vengono suggeriti percorsi alternativi a quello aereo. Le chiamano scappatoie e hanno a che fare, per esempio, con la possibilità di arrivare al confine italiano in automobile, così da evitare i ben più rigidi controlli aeroportuali: «Un' opzione potrebbe essere quella di prendere un aereo per Nizza e poi guidare per sei ore fino a Roma», scrive, testuali parole, il Mirror.
Oppure, aggiunge, «potete partire in auto dal Regno Unito ma stando attenti ai tempi»: da Londra alla capitale italiana, suggerisce, «sono circa venti ore di viaggio». In questo modo secondo il tabloid i tifosi potrebbero entrare in Italia evitando la quarantena liberi di godersi la partita Inghilterra-Ucraina allo stadio Olimpico.
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Più che scappatoie però le ipotesi suggerite sono delle vere e proprie violazioni delle norme anti-Covid. Nel decreto italiano infatti è precisato che è obbligatorio sottoporsi a quarantena con tampone al termine di essa per tutti coloro che provengono o hanno transitato nel Regno Unito negli ultimi quattordici giorni. Fare tappa in Francia o in Ungheria non è certo sufficiente a renderli esenti da questo dovere.
Il sito web però, che probabilmente vuole fornire una guida completa ai suoi lettori indecisi, non si ferma qui ma prospetta anche le conseguenze per chi decide di non rispettare i cinque giorni di isolamento previsti.
«Sappiate che questa scelta potrebbe costarvi caro», scrive. In caso di controlli per la mancata quarantena «dovrete pagare una multa di 450 euro».
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Un' altra possibilità che si trova in rete è quella di arrivare a Roma facendo scalo in un' altra città europea sulla quale il governo Draghi non ha imposto restrizioni, come Budapest. Anche in questo caso però la quarantena sarebbe comunque obbligatoria.
E intanto l' Italia si prepara a intensificare i controlli. La variante Delta fa sempre più paura e proprio ieri la Scozia ha fatto sapere che quasi 2mila casi di Covid-19 registrati di recente sono stati causati dai tifosi scozzesi tornati da Londra, dove si era tenuta Inghilterra-Scozia il 18 giugno. 397 positivi erano stati allo stadio di Wembley mentre gli altri avevano raggiunto la capitale per vedere il match nei pub.
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Un messaggio diverso invece è da quello lanciato dalle istituzioni: la federazione inglese ha a disposizione 2300 biglietti per il match ma ha già chiarito che non li venderà a tifosi residenti nel Regno Unito mentre il primo ministro Boris Johnson ha chiesto ai tifosi di rimanere a casa: «Apprezziamo il fatto che i tifosi vogliano fare di tutto per supportare l' Inghilterra ma dobbiamo fare i conti con la necessità di proteggere la salute pubblica. Chiediamo a tutti di rispettare le linee guida e le regole che abbiamo imposto», ha detto un portavoce di Downing Street.
Anche il Regno Unito, infatti, sconsiglia di viaggiare nei paesi classificati come amber, e l' Italia appartiene a questa lista.
Al rientro chiunque deve sottoporsi a ben 10 giorni di quarantena e tre tamponi a pagamento (uno in partenza e due durante l' isolamento). Limiti che tuttavia potrebbero non fermare i tifosi in queste ore, ancora troppo eccitati per la schiacciante vittoria contro la Germania.
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