Ilaria Sacchettoni per il Corriere della Sera - Estratti
sara giudice
Cronista contro cronista, quando si parla di abusi la colleganza va in pezzi, ovviamente. Un limite è stato oltrepassato secondo chi ha denunciato.
Per Sara Giudice, giornalista di La7, la notte del 29 gennaio 2023, data del presunto abuso, è successo qualcosa di imprevedibile.
Insieme a Nello Trocchia lei ha annunciato una denuncia per calunnia. Perché solo ora?
Qui risponde il loro avvocato, Grazia Volo: «La giurisprudenza prevede che fin quando si è indagati non è possibile denunciare il proprio accusatore per calunnia».
Proviamo a capire meglio la storia?
«Non ho problemi a rispondere, sono tranquilla»
La sua militanza in favore delle donne non l’ha salvata dalla denuncia, è accusata di violenza sessuale assieme a suo marito.
«Inimmaginabile».
Però la donna che la denuncia aveva smesso di rispondere ai messaggi che le inviava a partire dal giorno successivo ai fatti. Come se lo è spiegato?
sara giudice nello trocchia
«Non ci sono campanelli d’allarme. L’ipotesi di essere denunciata per un reato tanto odioso era, lo ripeto, inimmaginabile».
Non pensa di averla come minimo ferita?
«Quando ho visto che i miei messaggi cadevano nel vuoto ho riflettuto: “Sarà imbarazzata”. Dopotutto io stessa mi ero sentita un po’ turbata. Posso capire. Lei, poi, era fidanzata. Mi sono detta “avrà il timore che si sappia in giro di questo bacio”».
(...)
sara giudice
Si è chiesta se non fosse andata oltre con quei baci?
«Quei baci avrebbero potuto sortire un disagio, lo capisco. Ma era un gioco condiviso. Realizzi che quel gioco non ti piace? Allora me ne chiedi conto. Un rimprovero, se ti penti, ci può stare. Un esposto in Procura, invece, ha travolto la mia, le nostre vite».
Chi ha denunciato sostiene di non essere stata lucida perché qualcuno le avrebbe messo una sostanza nel bicchiere. Si è definita una «marionetta».
«Bisognava esserci. Io l’ho sentita scherzare sul fatto di aver conosciuto Formigli (Corrado Formigli autore di La7, ndr ) . L’ho sentita dire al collega “Preferisco andare via con loro”. L’ho vista sorridere, parlare, scambiarci battute. C’è un video nel quale, scesa dal taxi, sembra assolutamente presente a sé stessa».
La pm nella sua richiesta di archiviazione dipinge un grosso equivoco, attribuendo alla donna buona fede.
«Abbiamo massima fiducia nella magistratura ma qui è stata costruita scientemente una bugia. Le nostre vite sono state scosse».
Lei attribuisce alla sua collega un sentimento di odio profondo per volerle fare tanto male...
nello trocchia
«No. Malgrado tutto non provo rancore. Voglio restare empatica. Sogno delle scuse».
Cosa resterà di tutto questo di qui a qualche anno?
«Giudiziariamente nulla. Io e Nello ci saremo ripresi la nostra dignità. Ma dentro di me posso dire che ci sono già diversi effetti. Sono vittima di una controstoria».
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