Estratto dell’articolo di Andrea Ossino per roma.repubblica.it
Un piede nel mondo del cinema e l’altro negli affari della camorra. La doppia vita del produttore cinematografico Daniele Muscariello è terminata oggi, quando è stato condannato a scontare 9 anni di reclusione perché accusato di aver ripulito i soldi della malavita grazie alla produzione di pellicole dalla dubbia fama.
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Troppo semplice. Il sistema non ha funzionato e Muscariello, compagno della "tentatrice" di Temptation Island Fabiola Ciminella, è stato condannato insieme ad altre cinque persone che hanno riciclato il tesoro del clan Mazzarella, di Napoli
I fratelli Luigi e Salvatore Varlese sono stati condannati a scontare 8 anni di carcere, una pena identica a quella emessa nei confronti di Giovanni Sanges. Del resto il ruolo di questi tre imputati è simile. Si sarebbero occupati di assicurare i contatti con i clan campani.
È stato invece condannato a scontare 6 anni di reclusione anche un ex poliziotto, Michele Oliveri, un agente divenuto postino per l’associazione a delinquere, trasportando a Napoli il denaro ripulito a Roma.
E poi c’è anche il collaboratore di Muscariello, Gennaro Gaglione: condannato 6 anni e 4 mesi di carcere.
"Giovane dirigente sportivo dopo l'esperienza calcistica con Messina, i greci del Niki Volos, il Sulmona, i cechi del Viktoria Zizkov, la Civitanovese, il Miami Dade, il Latina e gli arabi del Al Alhi Dubai. Nel 2017, spinto dalla sua passione per il cinema e l'universo audiovisivo, decide di fondare la casa di produzione indipendente Henea Production, assumendo il ruolo di produttore cinematografico”. Si presentava così Muscariello sui social.
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Non solo. Dalle intercettazioni captate dai carabinieri sono emersi anche i contatti con il boss albanese, Elvis Demce. È a lui che Muscariello avrebbe affidato il delicato compito di punire l’imprenditore Antonino Luciani. L'uomo avrebbe ottenuto un subappalto per alcune opere di ricostruzione dopo il terremoto de L’Aquila.
Avrebbe dovuto ringraziare e pagare un clan di mafia, ma non avrebbe onorato l’impegno.
"Deve risarcire, economicamente e anche con dei pezzi di dita, come da accordi… deve risarcire tutto il male che ha fatto con la sua cattiveria, la sua presunzione, la sua arroganza”, spiegava Muscariello a Demce. Il progetto non è andato in porto. E oggi Muscariello è stato condannato.
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ELVIS DEMCE