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    “QUESTO È UN GOVERNO NATO PER COLPIRE IL MOVIMENTO CINQUE STELLE E RENDERLO DEL TUTTO ININFLUENTE” – DI BATTISTA TORNA A CANNONEGGIARE DRAGHI – “SI E’ STANCATO DI FARE IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO. IN REALTÀ NON L’HA MAI VOLUTO FARE. ACCETTÒ SPERANDO DI DIVENTARE PRESTO PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA. ORA PRENDE LA PALLA AL BALZO PER ANDARSENE” – L'ASSEMBLEA DEL M5S RIPRENDERA’ ALLE 20 - MILANO DOMANI SCENDE IN PIAZZA PER MARIO DRAGHI- L’APPELLO PARTITO DA UN GRUPPO DI CITTADINI


     
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    Da corriere.it

     

    Assemblea M5S rinviata alle 20

    Slitta alle 20 la ripresa dell’assemblea congiunta dei parlamentari M5S. Deputati e senatori, che avrebbero dovuto riunirsi alle 18, più tardi torneranno quindi a collegarsi via zoom con il leader del Movimento, Giuseppe Conte.

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    Di Battista: «Governo nato per colpire M5s e renderlo ininfluente»

    «Questo è un governo nato per colpire il Movimento cinque stelle e renderlo del tutto ininfluente, cosa che è accaduta», dichiara l’ex deputato del Movimento, Alessandro Di Battista, in un video postato su Twitter.

     

    «Non devo difendere il Movimento 5 Stelle (figuriamoci, nell’ultimo anno e mezzo è indifendibile, dal «Draghi è grillino» in poi è stato un suicidio continuo) tuttavia amo difendere la verità. È evidente che Draghi si sia stancato di fare il presidente del Consiglio. In realtà non l’ha mai voluto fare. Accettò sperando di diventare presto Presidente della Repubblica. Ora prende la palla al balzo per andarsene mentre gran parte della stampa dà tutte le colpe a Conte descrivendolo come un irresponsabile perché ci ha fatto perdere (a detta loro) il miglior presidente del Consiglio della galassia. Scemenze», aggiunge.

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    MILANO IN PIAZZA PER DRAGHI

    Da repubblica.it

    La società civile milanese scende in piazza per chiedere che Mario Draghi resti alla guida del governo fino alla fine della legislatura, nel 2023. L'appuntamento è per lunedì 18 luglio in piazza della Scala alle 18,30: l'appello è partito spontaneo da un gruppo di cittadini milanesi con lo slogan "Con Draghi, per il futuro dell'Italia e dell'Europa" e in poche ore ha ottenuto l'adesione di partiti e movimenti politici, tra cui Azione, +Europa, Italia Viva, Base Italia, Movimento Federalista Europeo, Per l'Italia con l'Europa.

     

    DI BATTISTA DRAGHI DI BATTISTA DRAGHI

    Diversi esponenti del Pd hanno a loro volta aderito all'iniziativa a titolo personale, insieme a professionisti, imprenditori, docenti universitari e scolastici, esponenti del mondo della cultura, attivisti del mondo del terzo settore, del volontariato e del mondo della scuola.

     

    L'idea è di fare una manifestazione senza bandiere. Tanto che gli interventi sul palco saranno di donne e uomini della società civile come, ad esempio, Sergio Scalpelli. Gli organizzatori spiegano che "questa manifestazione si rivolge non tanto a Mario Draghi quanto al senso di responsabilità dell'intera classe politica nazionale, perché in qusto momento che definiamo drammatico, sappia mettere da parte gli interessi particolari per ricostruire le condizioni favorevoli alla prosecuzione del governo di Mario Draghi, fino al 2023, e anche oltre".             

     

     

     

    Gli autori dell'appello sono "preoccupati che l'atteggiamento attuale del Movimento Cinque stelle - che ricordiamo non ha votato la fiducia al decreto aiuti al Senato, bloccando circa 23 miliardi di sostegni  alle famiglie, le misure contro il rincaro delle bollette e contro l'erosione del potere di acquisto - imponga di fatto un costo elevatissimo soprattutto a danno dei più poveri". Ecco perché "in questo momento molto difficile la crisi dissennata aperta da Giuseppe Conte rischia di portare ad elezioni anticipate e offrire in regalo a Putin l'ennesimo argomento di propaganda".     

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    Secondo gli ideatori della manifestazione, "senza Mario Draghi e il suo governo si potrebbe bloccare il percorso delle transizioni essenziali nel campo climatico-ambientale, digilale, della sanità, della scuola e università e della giustizia". L'Italia "ha bisogno delle riforme strutturali, di cui il governo Draghi sta mettendo le basi dopo decenni, per poter ottenere i fondi del PNRR che servono ad ammodernare il Paese nelle sue infrastrutture e a ridargli spinta per crescere".                                

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