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    DI BATTISTA VUOL FAR PERDERE DI MAIO – DOPO “GLI ITALIANI SONO RINCOGLIONITI”, NE INFILA UN’ALTRA: “NON STO CHIEDENDO IL VOTO PER I 5 STELLE, VOTATE PER CHI VOLETE” – BONIFAZI (PD) SU "ITALIANI RINCOGLIONITI": “DIBBA SI STA FACENDO UN SELFIE” 


     
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    Alessandro Trocino per il Corriere della Sera

     

    alessandro di battista consegna un volantino alla sua assistente parlamentare alessandro di battista consegna un volantino alla sua assistente parlamentare

    La lettera con cui Pietro Dettori, collaboratore dei vertici del Movimento 5 Stelle, per giustificare la collega di Bruxelles Cristina Belotti, scrive che si trovava con «la leadership, che si compone di Davide Casaleggio, Beppe Grillo e Luigi Di Maio» (ma Casaleggio, è stato detto ripetutamente, non ha alcun ruolo politico nei 5 Stelle). Le parti del programma che, scopre il Post , sono state copiate da fonti non sempre qualificate e senza citazione.

     

    Fino all' infelice frase pronunciata da Alessandro Di Battista in un video girato su Facebook mentre era a un incontro con gli operai della Embraco di Chieri: «Gli italiani?

    alessandro di battista meglio liberi alessandro di battista meglio liberi

    Li vedo molto, molto rincoglioniti. Sono in diretta, faranno polemica, ma è la verità: gli italiani sono un popolo strano».

     

    Facile profeta, Di Battista, visto che la polemica divampa. Salvo poi stupirsi, il giorno dopo: «Cinquecento operai stanno perdendo il lavoro ma i giornaloni invece di occuparsi di quello, si scandalizzano per una mia parolaccia». Lo «scandalo», però, non è tanto nella parolaccia. Quanto nel concetto, ovvero nel dileggio degli italiani, rei evidentemente di aver votato male in questi anni. Anche questa frase risulta comunque «copiata», visto che fu Silvio Berlusconi, nel 2006, a dire: «Ho troppa stima per l' intelligenza degli italiani per credere che ci possono essere in giro tanti coglioni che votano per il proprio disinteresse».

     

    Ma in difesa di Di Battista scende il leader politico dei 5 Stelle, Luigi Di Maio: «Di Battista dice che gli italiani sono rimbambiti? Lo diceva arrabbiato, ma non contro gli italiani. Molto spesso è il tentativo di rimbambirci che ci fa arrabbiare. La rabbia è vedere Berlusconi e Renzi che hanno creato problemi, dire che ora li vogliono risolvere».

     

    alessandro di battista con sahra e il figlio andrea alessandro di battista con sahra e il figlio andrea

    Le altre forze politiche colgono la palla al balzo per accusare Di Battista. Laura Boldrini dice: «Non mi permetterei mai di definire così gli italiani». Replica sarcastico il pd Francesco Bonifazi: «Di Battista dice che gli italiani sono rincoglioniti? Nessun problema: si stava solo facendo il solito selfie».

     

    Da Forza Italia nessuna reazione ad eccezione di quella di Mariastella Gelmini. Imbarazzo per il precedente di Berlusconi, non troppo diverso dalla frase? «Ma figuriamoci - replica Renato Brunetta -. Lui all' epoca disse una cosa ben diversa: che siccome gli italiani non sono stupidi, lo avrebbero votato nelle successive elezioni. E aveva ragione lui. Ho fatto il calcolo: gli italiani hanno votato su schede nel quale c' era il nome di Silvio Berlusconi 240 milioni di volte».

     

    Un dato che farebbe rabbrividire Di Battista. Il quale continua il suo storytelling nel viaggio elettorale: «Sia chiaro che io non ho mai insultato nessuno e neanche sto chiedendo il voto ai 5 Stelle, votate per chi volete. Io volo alto e sono un uomo libero. Ma questo Paese sta morendo e il popolo è stato abituato a subire. Spero si possa riscattare». Ma insiste e ribadisce il concetto: «Se 25 anni di questo tizio non sono bastati per capire la sua pericolosità e se tre anni di quell' altro mentitore seriale che dice di abolire il canone quando lo mette in bolletta, allora il problema non sono Berlusconi e Renzi, sono gli italiani. Lo penso e mi auguro che gli italiani si possano svegliare e che ci sia una riscossa».

    boschi bonifazi boschi bonifazi

     

    Di Battista, intanto, annuncia che venerdì sarà ad Arcore, dalle parti di Silvio Berlusconi: «Leggerò la sentenza di condanna di Marcello Dell' Utri. La leggeremo in centinaia, mi auguro a migliaia, a poche centinaia di metri dalla villa di Berlusconi. Che io credo debba stare in galera». Di Battista ribadisce che la sua volontà è quella di rimanere per un periodo lontano dalla politica: «Non farò parte del governo Di Maio. Ma per me conta portare avanti il progetto dei Cinque stelle e far capire che questo Paese si cambia insieme».

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