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hua chunying
La Cina si è scagliata contro i politici britannici dopo che ministri e alti funzionari di Downing Street hanno avvertito che ci sarà una "resa dei conti" con la Cina per la gestione dell'epidemia.
Pechino oggi ha definito tali avvertimenti "calunnie", "attacchi" e un modo per alcuni leader di "schivare le loro responsabilità" durante la crisi globale, aggiungendo che i politici occidentali dovrebbero sentirsi "in colpa" per aver diffuso tali accuse.
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Hua Chunying, portavoce del Ministero degli Affari Esteri cinese, stava rispondendo ai recenti commenti fatti da leader americani e britannici quando, come riporta il Pechino Global Times, ha espresso le sue critiche, condannando chi parla di un insabbiamento da parte della Cina sulla reale gravità dell’epidemia: «Incoraggiamo alcune persone ad abbandonare la propensione politica e i pregiudizi e li invitiamo ad agire come il governo cinese e il Partito comunista cinese che danno la priorità alla vita e alla sicurezza della sua gente».
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Secondo la stampa britannica ministri e funzionari inglesi sono furiosi per la campagna di disinformazione portata avanti dalla Cina. Michael Gove, il Cabinet Office minister, ha rincarato la dose aggiungendo che la colpa è della Cina che non fornendo informazioni chiare, ha rallentato la risposta del Regno Unito alla crisi.
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Il ministro ha aggiunto che sebbene il primo caso sia stato identificato prima di Natale, lo stato comunista non è stato «chiaro riguardo alle dimensioni, alla natura e all'infettività. Nel nostro Paese ci muoviamo seguendo i pareri scientifici».
Una fonte governativa ha dichiarato: «Naturalmente, l'unica priorità ora è affrontare la crisi, ma tutti sanno che deve esserci una resa dei conti quando tutto questo sarà finito».
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L'ex leader dei Tory Iain Duncan Smith ha dichiarato: «Per troppo tempo, le nazioni hanno avuto contatti con la Cina nella disperata speranza di firmare accordi commerciali. Ma una volta usciti da questa terribile pandemia, è indispensabile ripensare quella relazione e rivederla su una base molto più equilibrata e onesta».
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