Federico Rampini per corriere.it
zelensky von der leyen
Di colpo l’Ucraina si sente più sola. Proprio mentre il conflitto sul terreno ristagna e le speranze di ricacciare indietro l’invasore russo vacillano, due sviluppi indeboliscono la posizione di Kiev. Il primo è la guerra in Israele, che distoglie attenzione e risorse degli Stati Uniti. Il secondo, collegato, viene dalla politica interna americana: il debutto della nuova leadership repubblicana alla Camera di Washington avviene separando gli aiuti a Israele da quelli destinati all’Ucraina.
I primi vanno approvati subito, i secondi devono aspettare. Con un supporto americano che diventa meno solido e meno certo, sarebbe il momento di farsi avanti per l’Europa con una sua assunzione di responsabilità e un maggiore impegno nella difesa dell’Ucraina. Per ora questo non sta accadendo.
putin raisi
Di colpo appare più chiaro il successo che incassa Vladimir Putin dall’apertura di un «secondo fronte» in Medio Oriente. È in questa chiave che va letto anche il rafforzamento della cooperazione militare tra Russia e Iran, il mandante della strage perpetrata da Hamas il 7 ottobre. L’Iran ha fornito armi a Putin per la guerra in Ucraina, ora Mosca scambia il favore: si parla di difese anti-missile in arrivo a Teheran dalla Russia, e anche di nuovi armamenti che il Gruppo Wagner darebbe agli Hezbollah. Il Gruppo Wagner è già presente da anni in Siria, da dove sono partiti degli attacchi (per ora limitati) contro Israele.
(...)
vertice putin raisi erdogan volodymyr zelensky e andrea giambruno - vignetta by osho Vladimir Putin Ali Khamenei Ebrahim Raisi volodymyr zelensky joe biden - meme by osho Vladimir Putin Ebrahim Raisi TIME - LA COPERTINA SU ZELENSKY