CASO DI FAZIO, L'EX COLLABORATORE: "ERA OSSESSIONATO DA PAOLA TURCI"
Da https://www.la7.it
Secondo Francesco Capozza, ex collaboratore del manager accusato di aver violentato una 21enne, Di Fazio era ossessionato dalla cantante Paola Turci: "Al concerto con bodyguard e rose rosse".
antonio di fazio
Per capire la rete di coperture tra criminalità organizzata e parenti che la procura di Milano ipotizza stesa a tutela dell'imprenditore Antonio Di Fazio bisogna tornare alle 6.30 di venerdì mattina, quando gli investigatori hanno bussato alla porta di un decoroso appartamento di Asti per una perquisizione.
Ad aprire è stato Fabrizio Brignolo, che sui social si indica come «attore», «comico» e - dettaglio che suscita una certa curiosità -, ambasciatore di un'associazione contro il bullismo. Un episodio che rischiava di passare inosservato se non fosse che nel palazzo adiacente abita un film-maker, giornalista pubblicista, richiamato dall'attività investigativa.
antonio di fazio
Il profilo dell'uomo è ancora da chiarire: il procuratore aggiunto Letizia Mannella e il sostituto Alessia Menegazzo lo indagano per favoreggiamento per verificare se il professionista è stato o meno uno dei collaboratori del Di Fazio nel reclutamento delle giovani vittime, abusate dopo esser state stordite con benzodiazepine.
E che la prospettiva degli inquirenti si stia allargando arriva da un'altra iscrizione nel registro degli indagati disposta nei giorni scorsi, quella della sorella del Di Fazio, Maria Rosa - medico che esercita in una struttura privata a San Marino -, per capire se abbia in qualche modo favorito i depistaggi posti in essere dal fratello.
antonio di fazio
Un'ipotesi che si riconsidera anche dopo quanto affermato dall'ex moglie, che ieri è stata sentita a lungo in procura, e ha raccontato di come proprio la sorella Maria Rosa nel 2014 avrebbe avvallato la tesi dell'aggressione patita dal Di Fazio, stilando un apposito referto medico, messo sempre in dubbio dalla signora italoamericana. La donna chiede, con il difensore Maria Teresa Zampogna, che siano rivitalizzate tutte le dodici denunce presentate contro Di Fazio tra il 2009 e il 2016.
antonio di fazio
La signora è una vittima, forse la prima, di certo quella che ha subito di più, se è vero come racconta di aver vissuto da quando lo ha conosciuto, una vera e propria via Crucis. «Ho sposato Di Fazio nel maggio 2008 per poi partorire nel novembre e separarmi nel giugno del 2009. Da quel momento è iniziato tutto con le prime denunce per molestie telefoniche nel giugno del 2009, stalking e violenza privata il mese dopo, a luglio».
E via in un crescendo tra la denuncia di aver creato falsi account per attribuire all'ex moglie volontà estorsive nel 2012 (stesso copione che poi ritroveremo nell'ultimo caso con la vittima bocconiana di 21 anni denunciata per estorsione) e addirittura un tentato omicidio nel maggio del 2014.
ANTONIO DI FAZIO
In quel caso l'ex moglie ha ricordato di esser stata aggredita da Di Fazio per essersi recata ad un appuntamento nel loro appartamento di via Salvemini dove vivevano fino alla separazione. Mentre lei si faceva medicare, con dodici giorni di prognosi refertati, l'uomo la denunciava, forte appunto di un certificato medico firmato dalla sorella Maria Rosa.
Un documento in contrasto con quanto refertato al pronto soccorso e assai meno rilevante delle lesioni ritrovate sul corpo della donna. Ma anche qui tutto venne archiviato. Non venne nemmeno disposto un sopralluogo sulla scena del crimine.
BROMAZEPAM
E ancora, tra il 2014 e il 2016, la signora presentò numerose denunce per stalking, danneggiamento della bici e rapina, per poi vedere allentare la tensione definitivamente con la conclusione della causa di separazione e di affidamento del loro figlio.
Ci sarà forse da chiedersi come mai solo oggi la signora viene sentita dai magistrati, visto che finora mai era stata in procura. Certo, è vero che Di Fazio ha fatto di tutto - legalmente - per minare la credibilità della donna, ma se si fosse approfondita la storia sarebbe andata diversamente: sarebbe stato fermato prima?
ANTONIO DI FAZIO
Forse, una spiegazione in questa battaglia di denunce incrociate la offrono i giudici nelle loro prime archiviazioni, quando il gip Fabio Antezza sosteneva che «le dichiarazioni dei soggetti risultano inattendibili e comunque non adeguatamente riscontrate da elementi estrinseci». Insomma, «emerge una forte conflittualità tra i due soggetti () i quali hanno sporto querele l'uno contro l'altro».
La questione però è destinata a riaprirsi, visto che gran parte dei reati dell'epoca ancora non sono caduti in prescrizione, a iniziare proprio dal tentato omicidio, capitolo dolorosissimo per la vittima.
Sorella Antonio Di Fazio
Ma Mannella è anche interessata alla somministrazione di benzodiazepine per intontire la donna e per fortuna ha ancora il certificato medico del 7 marzo 2012, nel quale si attestava la presenza di numerose benzodiazepine come Diazepam, Nordiazepam, Oxazepam e Temazepam. «È stato il mio ex marito - ha ripetuto la signora in procura -, Di Fazio voleva inibirmi la capacità di reagire». E per l'uomo la lista di reati e vittime si allunga ancora di più.