Estratto dell’articolo di T.L. per il “Corriere della Sera”
gianni letta foto di bacco
«Nessuno può permettersi il lusso di fare a meno di Gianni Letta», s’era sentito ripetere Silvio Berlusconi dai familiari, a cominciare dalla figlia Marina, negli ultimi mesi. «E chi dice il contrario?», rispondeva sempre il Cavaliere, anche nelle fasi in cui il termometro del rapporto con l’Eminenza del berlusconismo dell’epoca d’oro era precipitato ai minimi storici. Poi però il proposito di tornare a stringere i bulloni allentati di un rapporto pluridecennale veniva rinviato, qualcuno si metteva sempre in mezzo e il telefono sull’asse Berlusconi-Letta squillava giusto per i convenevoli.
Marta Fascina Silvio Berlusconi Marina Berlusconi
Fino a una decina di giorni fa. Sollecitazione dopo sollecitazione, con i figli e la compagna del Cavaliere impegnati in un pressing asfissiante, nel momento in cui il percorso della maggioranza tocca la delicatissima questione delle nomine, Gianni Letta recupera il posto che è sempre stato suo per definizione: quello in cui si discute, ci si confronta, ma poi ci dev’essere comunque un punto di caduta che accontenta tutti. Tocca a lui, come riassumono tra gli azzurri, «sedersi al tavolo che conta più del Consiglio dei ministri» e «rappresentare Forza Italia» nella delicatissima partita del riassetto delle partecipate.
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gianni letta silvio berlusconi
Nel giorno in cui Berlusconi torna al Senato dopo quasi dieci anni, quello del voto mancato di Forza Italia a Ignazio La Russa, che viene eletto lo stesso alla presidenza, Letta sussurra all’orecchio del Cavaliere: «Devo dirtelo, chiunque abbia scelto questa strategia ha dato prova di grande dilettantismo politico». D’altronde, il vincolo di sincerità è nelle condizioni che i due si sono dati prima che nascesse il governo Berlusconi I. «Accetto di farne parte a due condizioni. Primo, se potrò continuare a fare l’uomo al servizio delle istituzioni, senza prendere mai una tessera di partito. E soprattutto, secondo, se potrò dirti liberamente di tutte le volte che non sarò d’accordo con te». Il Cavaliere disse sì. E, per Letta, quel sì vale ancora.
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marina e silvio berlusconi MARINA E SILVIO BERLUSCONI silvio berlusconi con marina e pier silvio silvio e marina berlusconi