Ilario Lombardo per “la Stampa”
conte di maio
Dario Franceschini lo dice da sempre: «Stiamo attenti al M5S». Come fidarsi di una bolgia di diavoli impazziti, quando servirebbe la massima compattezza? Lo sa anche l' ex capo politico, Luigi Di Maio, che su di sé porta le scottature di due anni di leadership ferita.
E non è un caso se ieri il ministro degli Esteri si sia tenuto lontano dall' assemblea dei parlamentari dove, a tarda sera, si è manifestata l' ennesima fronda. Tredici parlamentari hanno firmato un documento che subordina il patto di legislatura di governo a sette condizioni (tra cui il no al Mes e ai prestiti previsti nel Recovery fund).
luigi di maio giuseppe conte by osho
Una minaccia che mette in serio pericolo i numeri della fiducia che Giuseppe Conte deve assicurarsi in Parlamento, visto che tra gli autori ci sono cinque senatori.
L' iniziativa ha mandato su tutte le furie il reggente Vito Crimi, investito in prima persona dal documento che tra le richieste avanza anche quella di azzerare i vertici del M5S: «Sono basito - è stata la reazione del capo grillino -. Questo cosa vuol dire, che non voterete il governo se non saranno soddisfatte tutte le richieste? Vuol dire che i responsabili anziché 15 devono essere 20. Cosa dovrò dire alle altre forze politiche?».
giuseppe conte e luigi di maio
Le contraddizioni mai sanate e il vuoto di leadership che dura da mesi nel M5S potrebbero risucchiare i destini del governo. Secondo fonti grilline, uno massimo due senatori potrebbe voltare le spalle a Conte. Non è poco negli equilibri fragilissimi ai quali si aggrappa la maggioranza.
vito crimi 5
E certifica una instabilità che da giorni preoccupa Di Maio, convinto che l' operazione responsabili in sostituzione dei renziani sia un rischio e che sia molto meglio puntare a «una maggioranza europeista» ispirata a quella che portò a capo della commissione Ursula Von der Leyen, tenendo dentro Iv, pensando magari anche ad allargare il perimetro con l' aiuto di Gianni Letta e di pezzi di Forza Italia.
beppe grillo giuseppe conte luigi di maio
In queste ore, nel Movimento Cinque Stelle, si oppongono due diverse strategie. Incarnate da ministri e sottosegretari che sono più o meno fedeli a Conte. C' è chi, come il presidente del Consiglio, vuole tagliare ogni rapporto con Matteo Renzi e chi invece pensa sia meglio dare solidità politica alla coalizione cercando una ricucitura che al momento sembra impossibile.
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