Paolo Giordano per il Giornale
fiorella mannoia
Chiara e diretta: «Non mi pento mai di espormi, ma in questo momento se mi chiedete se sono contenta (della situazione politica - ndr), rispondo di no, non sono contenta. Ma sono più arrabbiata che pentita». Fiorella Mannoia chiude così il periodo di sostegno ai Cinque Stelle, esposto più volte anche sui social.
di maio
«Non ce la faccio a tenere la bocca chiusa, proprio non mi va». Parla durante la presentazione di uno dei suoi migliori dischi da tanto tempo che si intitola Personale e raccoglie brani scritti anche da Fossati a Barbarossa. In questi due anni l'artista si è appassionata alla fotografia e nel libretto interno del cd ci sono alcune sue foto scattate in giro per l'Italia e il mondo, da Napoli a Minsk a Salvador de Bahia. E oggi le sue parole ritraggono anche la disillusione di tanti - tra artisti e intellettuali - che spontaneamente avevano manifestato il proprio appoggio a quella sorta di rivoluzione annunciata da Beppe Grillo che si è arenata tra contraddizioni e fallimenti. Lei ha il coraggio di ammetterlo e bisogna riconoscerglielo.
fiorella mannoia
Altri difficilmente lo faranno e pazienza. Però ci sono lati positivi. Specialmente tra i giovani. «Non sono mica farfalloni come fa comodo dire. Sono delusi dalla politica, ma tra di loro si sta risvegliando il senso civico e lo dimostrano anche le manifestazioni a difesa dell'ambiente». Di certo, la cifra tipica di questo periodo è l'aggressività verbale. Si nota sui social. Ma anche negli slogan politici: «Le parole hanno un peso. Un conto è dire che dobbiamo affrontare il problema dei migranti, un altro è dire che la pacchia è finita. Chi una volta aveva il pudore di esprimere pubblicamente certi sentimenti negativi, oggi non si fa più problemi a farlo». E i risultati si vedono.