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    “LA PENSIONE DI CITTADINANZA È NEL CONTRATTO” – DI MAIO SMENTISCE L’ECONOMISTA DELLA LEGA BRAMBILLA, SECONDO CUI LE MINIME A 780 EURO FAREBBERO SALTARE IL SISTEMA: “PARLA A TITOLO PERSONALE. IL M5S NON È DISPONIBILE A VOTARE ALCUN CONDONO”


     
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    SALVINI DI MAIO CONTE BY SPINOZA SALVINI DI MAIO CONTE BY SPINOZA

    Da www.corriere.it

     

    L’esperto previdenziale vicino alla Lega Alberto Brambilla, contrario alle pensioni minime a 780 euro perché farebbero saltare il sistema, «parla a titolo personale». Lo ha detto il vicepremier e ministro del Lavoro e dello Sviluppo economico Luigi Di Maio arrivando al Micam. la fiera delle calzature a Rho.

     

    «Prima lo scoprite anche voi giornalisti e più evitiamo questa bagarre - ha aggiunto - . La pensione di cittadinanza è nel contratto di governo e lo sappiamo sia noi che la Lega» (qui, i contrasti sulle pensioni minime a 780 euro tra Alberto Brambilla, esperto di previdenza vicino alla Lega, e la viceministra grillina all’Economia Laura Castelli).

    ALBERTO BRAMBILLA ALBERTO BRAMBILLA

     

    «Pensioni, manterremo le promesse»

    Sulle pensioni deve essere chiaro che le promesse che abbiamo fatto vogliamo mantenerle - ha aggiunto il vicepremier e ministro del Lavoro - La riforma delle pensioni e quindi superare la Fornero significa svecchiare la pubblica amministrazione, mettendo nuove energie nella macchina dello Stato. Quindi la riforma delle pensioni è al centro».

     

    Tria e il nodo pensioni

    di maio meduse meme di maio meduse meme

    Sul tema pensioni è intervenuto anche il ministro dell’Economia, Giovanni Tria, intervenendo a Napoli a un convegno Cnr sul Mediterraneo: «Pensare di regolare i conti delle future pensioni lucrando sulle badanti non mi pare un approccio volto a risolvere i veri problemi», ha detto Tria. «Sento dire in alcuni ambienti - ha proseguito - che quei contributi ci fanno comodo, ma non è questo l’approccio».

     

    DELVOX TRIA SALVINI DI MAIO DELVOX TRIA SALVINI DI MAIO

    Nessun condono

    «Il M5S non è disponibile a votare alcun condono», ha detto ancora Di Maio. «Quindi se stiamo parlando di pace fiscale, di saldo e stralcio siamo d’accordo - ha spiegato - Se invece parliamo di condoni non siamo assolutamente d’accordo. Perché abbiamo già visto per anni i governi Renzi e altri, fare scudi fiscali e hanno creato solamente un deterrente a comportarsi bene e hanno fatto sempre pensare che in questo paese una via di uscita all’evasione ci potesse essere».

     

    «Manovra, taglieremo gli sprechi»

    LUIGI DI MAIO MATTEO SALVINI LUIGI DI MAIO MATTEO SALVINI

    Di Maio ha peraltro confermato che questi sono «giorni decisivi per la manovra», la prima per il governo giallo-verde di Giuseppe Conte. «Bisogna - ha aggiunto Di Maio - mantenere le promesse altrimenti è inutile che stiamo al governo. Abbiamo delle priorità: non solo il reddito di cittadinanza, ci sono temi importanti che noi abbiamo portato avanti per una vita e che bisogna affrontare . Come ad esempio, il taglio agli sprechi. Questa deve essere una legge di bilancio che vede il governo con in mano un paio di forbici e che cominci a tagliare tutto quello che non serve».

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