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    DI MALAYSIA IN PEGGIO - A QUATTRO MESI DI DISTANZA NUOVE RIVELAZIONI SUL BOEING SCOMPARSO: L’AEREO VOLAVA COL PILOTA AUTOMATICO – COME MAI IL COMANDANTE E IL SUO VICE ERANO COMPLETAMENTE “INERTI”?


     
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    E.Cap. per “La Stampa” 

     

    A quasi quattro mesi di distanza, spuntano nuove rivelazioni sul Boeing 777 della Malaysia Airlines, partito da Kuala Lumpur l’8 marzo alle 00.40 ora locale con 239 persone a bordo e sparito dai radar poco prima di entrare nello spazio aereo del Vietnam. Prima di precipitare nell’Oceano indiano (dopo aver esaurito il carburante), il Boeing stava volando con il pilota automatico inserito e il comandante e il suo vice erano completamente «inerti» (pertanto, non avrebbero tentato alcuna manovra).
     

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    È quanto emerge dalle indagini delle autorità australiane, che ieri hanno annunciato una nuova zona di ricerche, più a sud rispetto a quella scandagliata finora (1.800 chilometri a nord-ovest di Perth).

     

    «È molto probabile che l’aereo avesse il pilota automatico inserito - ha spiegato il vicepremier, Warren Truss - altrimenti non avrebbe potuto seguire la rotta regolare che è stata identificata attraverso gli avvistamenti satellitari».

     

    Nel nuovo rapporto elaborato dall’Agenzia per la sicurezza aerea australiana torna quindi l’ipotesi che a causare l’incidente sia stata un’improvvisa perdita di pressione e che i piloti e l’equipaggio abbiano perso conoscenza per ipossia (mancanza di ossigeno). Ancora non si sa, però, che cosa avrebbe provocato la perdita di pressione. 

     

     

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