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    DI-PARTITE IVA ALL’ATTACCO DI RENZI: “HA AMMESSO L’AUTOGOL, ORA RIMEDI” - SU TWITTER IL “BOMBARDAMENTO” CONTRO I NUOVI MINIMI E L’AUMENTO INPS


     
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    Giu. Bot. per “la Stampa”

     

    RENZI CHARLIE RENZI CHARLIE

    La stangata sui contributi e un nuovo regime dei minimi considerato «fortemente peggiorativo». E poi, naturalmente, niente bonus da 80 euro. È un 2015 difficile quello che stanno vivendo le partite Iva, anche se il governo ha garantito che ci metterà una pezza. Probabilmente entro marzo, quando scade il termine per l’esercizio della delega che punta a ridisegnare il fisco italiano.

     

    Professionisti e freelance, da settimane, stanno organizzando eventi nei luoghi simboli del nuovo lavoro, i co-working, e oggi hanno invaso Twitter a colpi di hashtag: la parola d’ordine è #annullaAutogol, il destinatario dei messaggi, ovviamente, il premier Matteo Renzi. «La disparità di trattamento rispetto alle altre categorie di lavoratori è stata tale che lo stesso Presidente del Consiglio ha ammesso l’errore - spiegano dall’associazione Acta - anzi ha ammesso che è stato un vero e proprio autogol e che per questo interverranno». 

    PARTITE IVA PARTITE IVA

     

    La stangata  

    Negli anni della crisi gli autonomi hanno pagato un prezzo altissimo: nel 2015 il reddito medio dei professionisti italiani si fermerà sotto i 30 mila euro, dopo essere già sceso, dal 2008 a oggi, del 15% con punte che arrivano al ventiquattro. E in questo panorama preoccupa soprattutto l’ultima leva: gli incassi di chi ha meno di quarant’anni sono inferiori del 48,4% rispetto a quelli dei colleghi over 40. 

     

    In cima ai trending topics  

    La protesta s’è presa la classifica dei trending topics: «In Italia non ci sarà ripresa economica e a nulla servirà il Jobs Act fino a quando ai giovani professionisti non verranno assicurate le tutele che meritano e il posto che gli spetta», dice il numero uno di Confassociazioni, Angelo Deiana.  

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