1 - LECCE, OPERAIO DI 72 ANNI CADE E MUORE. LA CGIL: "PENSIONATO COSTRETTO A LAVORARE PER NECESSITÀ"
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Un operaio di 72 anni, Donato Marti, originario di Avetrana (Taranto), è morto a Lecce, nella mattinata di martedì 21 giugno, mentre era impegnato in alcuni lavori di ristrutturazione di un immobile in via Parini, nei pressi del cuore commerciale della città.
Secondo i primi rilievi, sembra che l'uomo, per cause da accertare, sia caduto da un'altezza di circa cinque metri mentre insieme ad altri operai era impegnato ad installare un montacarichi.
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Il 118 ha trasportato il 72enne all'ospedale Vito Fazzi dove però è morto poco dopo. Sul posto per i rilievi gli agenti delle volanti e gli ispettori dello Spesal. La Procura di Lecce ha aperto un'inchiesta.
È la terza vittima, è spiegato in una nota della Cgil, che si registra in provincia di Lecce nel giro di 50 giorni (in tutto 4 i morti dall'inizio dell'anno), dopo i casi di Salve (4 maggio) e Soleto (13 giugno). Ma le cronache hanno evidenziato almeno altri tre incidenti gravi nello stesso periodo.
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"Piangere la morte di un pensionato sul luogo di lavoro - dice la segretaria generale della Cgil Lecce, Valentina Fragassi - deve far riflettere sulla condizione degli anziani che raggiungono l'età per ottenere l'assegno previdenziale. Si pone una questione di vera e propria sopravvivenza per chi arriva alla pensione dopo 40 anni di duro lavoro e di colpo si ritrova a fare i conti con lo stato di bisogno.
Questa è una condizione che purtroppo riguarda molti cittadini della provincia di Lecce, dove gli assegni pensionistici sono tra i più bassi d'Italia. Molti pensionati sono quasi costretti a ricorrere a lavori extra, spesso di fortuna. Serve con urgenza un provvedimento che aumenti il potere di acquisto delle pensioni, allargando per esempio la platea dei percettori della cosiddetta 14esima.
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Lo abbiamo chiesto anche sabato durante la manifestazione a Roma: basta con la politica degli interventi spot e dei bonus una tantum; il Governo pensi ad interventi strutturali".
"Le morti sul lavoro sono tutte inaccettabili, quella di un operaio edile di 72 anni che precipita da un'altezza di 4-5 metri fa ancora più rabbia. Al di là della ricostruzione della dinamica del drammatico incidente sul lavoro accaduto a Lecce, come Uil del territorio non possiamo non gridare tutta la nostra indignazione per un'altra vita spezzata, per l'assurdità di finire uccisi nello svolgimento del proprio lavoro, un lavoro pesante a un'età decisamente inadatta".
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Lo dichiarano Salvatore Giannetto e Paola Esposito, rispettivamente segretario generale della Uil di Lecce e della Feneal-Uil di Lecce (categoria che rappresenta i lavoratori edili).
Poi aggiungono: "Si deve insistere sulla prevenzione, sulla formazione e sulla riqualificazione professionale. Bisogna stabilire che le aziende non in regola con le norme sulla sicurezza non possano accedere a nessun finanziamento pubblico. Non basta più esprimere cordoglio dopo ogni morte. È tempo di rimboccarsi le maniche - concludono - e di fare di tutto per fermare questa strage assurda".
2 - INCIDENTI SUL LAVORO, MARTEDÌ NERO: 4 MORTI DA VERONA A LECCE
Federica Angeli per www.repubblica.it
Un uomo è morto dopo essere stato travolto da una matassa di ferro che stava scaricando da un camion in un'azienda a Legnago (Verona). E un ragazzo di 26 anni, sempre nel veronese, è morto schiacciato dal trattore che stava manovrando. Poi ci sono altri due lavoratori morti oggi: un operaio a Lecce precipitato dal quarto piano e uno travolto da un convoglio a Città della Pieve (Perugia).
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Per quanto riguarda il primo caso l'operaio è rimasto schiacciato sotto il peso della matassa. I Carabinieri di Legnago e gli ispettori allo Spisal dell'Ulss 9 Scaligera stanno ricostruendo la dinamica dell'incidente. Sul posto ambulanza medicalizzata, elicottero e carabinieri. Per l'uomo, i soccorsi del Suem 118 hanno potuto solo contastare il decesso, avvenuto, secondo quanto si apprende, per schiacciamento.
Schiacciato da un trattore
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Un 26enne è morto invece dopo essere stato schiacciato dal trattore che stava manovrando mentre era al lavoro in un'azienda agricola e agriturismo a Fumane (Verona), in località La Cà. Ancora da chiarire la causa dell'incidente risultato fatale. La dinamica è al vaglio dei Carabinieri di Fumane e degli ispettori dello Spisal dell'Ulss 9 Scaligera.
Sul posto, oltre ai Vigili del fuoco e ai militari dell'Arma, è intervenuto l'elicottero di Verona Emergenza. I sanitari hanno potuto solo constatare il decesso del giovane. Sempre in mattinata a Lecce, un altro decesso sul luogo di lavoro: un 72 enne è precipitato dal quarto piano.
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Travolto sui binari da un convoglio
Incidente mortale sul lavoro in località Ponticelli di Città della Pieve, lungo la linea ferroviaria "lenta". Un operaio che stava lavorando sulle canaline a lato dei binari è stato travolto da un treno in transito ed è così deceduto. A diffondere la notizia i vigili del fuoco intervenuti con una squadra da Città della Pieve e un'altra a supporto dalla sede centrale di Perugia.
175mila incidenti sul lavoro nel primo trimestre 2022
Tre vittime di incidenti nello stesso giorno a fronte di numeri impressionanti. Gli infortuni sul lavoro, accaduti e denunciati all'Inail nel primo trimestre del 2022 sono stati 175 mila (158 mila in occasione di lavoro e 17 mila in itinere), oltre 54 mila denunce in più (+45%) rispetto all'analogo trimestre del 2021.
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Le denunce di esiti mortali sono state 189 (138 in occasione di lavoro e 51 in itinere), 5 in più rispetto al primo trimestre del 2021 (+2,7%). Il confronto tendenziale tra i due trimestri è condizionato dal diverso andamento della pandemia: l'impennata dei contagi professionali a inizio anno 2022 ha fatto superare in soli tre mesi il numero delle denunce da Covid-19 dell'intero anno 2021.