Alessandro Bocci e Paolo Tomaselli per il “Corriere della Sera”
infantino bin salman
Più grattacieli, più abitanti (quasi mezzo milione, ora sono 7 milioni e seicentomila), più ambizioni. E molti più soldi. Quante cose sono cambiate a Riad dall'ultima Supercoppa del 22 dicembre 2019, quando Simone Inzaghi con la sua Lazio sconfisse la Juventus di Maurizio Sarri (3-1).
Quella era la seconda delle tre partite (in cinque anni) acquisite dall'Arabia per 7,5 milioni di euro l'una. Un accordo senza precedenti per la Lega di serie A, che ha premiato la scelta araba vista la presenza di Ronaldo nelle prime due partite (anche perché il contratto fu firmato prima dell'arrivo di CR7). Oggi che Ronaldo è sbarcato proprio qui per diventare definitivamente uno strumento di marketing politico ed economico più che un calciatore, Milan-Inter potrebbe anche essere la partita d'addio tra Italia e Arabia Saudita.
inter milan
Ma il condizionale è d'obbligo, perché lasciare Riad proprio nel mezzo di una espansione araba che sul lungo periodo potrebbe anche mettere in secondo piano il Mondiale in Qatar, è una decisione che va ponderata, anche perché la nuova proposta alla Lega di Milano è già arrivata: tra i 140 e i 150 milioni, per giocare qui quattro delle prossime sei edizioni. L'accordo in scadenza è sulla base di 24 milioni per tre edizioni.
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