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    DIETRO LO SCAZZO TRA PAOLO GRAZIANO E ANTONIO D’AMATO IL MANCATO RISPETTO DI TUTTI GLI ACCORDI, A PARTIRE DA QUELLO SUL PROSSIMO PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA CAMPANIA - L’INTESA ERA DI PUNTARE SU COSTANZO JANNOTTI PECCI, BENVOLUTO ANCHE DA SQUINZI, MA GRAZIANO SI SAREBBE TIRATO INDIETRO SCATENANDO L’IRA DI D’AMATO - UN EX COLLABORATORE DI ERNESTO SICA ALL’ASL DI SALERNO? - IL CAPO DEI VIGILI URBANI DI NAPOLI VA VIA E AL COMUNE SI BRINDA…


     
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    Carlo Tarallo per Dagospia

    PAOLO GRAZIANOPAOLO GRAZIANO

    1- Ma che bordello in Confindustria sotto ‘o Vesuvio! La rottura totale tra gli ex grandi amici Paolo Graziano (attuale presidente dell'Unione Industriali di Napoli) e il suo grande elettore Antonio D'Amato produce conseguenze che vanno ben al di là delle imminenti dimissioni dello stesso Graziano dalla guida della società che gestisce la Coppetta America.

    rc23 antonio damatorc23 antonio damato

    Trattasi di frattura profonda, imprevedibile per i più, che porterà tempeste e bufere in vista della elezione del prossimo presidente di Confindustria Campania, in programma tra qualche settimana: i due sfidanti in campo per sostituire Giorgio Fiore sono il Presidente di Federterme Costanzo Jannotti Pecci e il presidente di Adler Paolo Scudieri. E proprio su questo duello si sarebbe consumato lo strappo definitivo tra Graziano e D'Amato, dopo che i rapporti tra i due si erano già incrinati (e molto) in occasione dell'elezione del presidente nazionale: Graziano aveva tentato di portare l'associazione napoletana verso Alberto Bombassei, immediatamente bloccato da D'Amato (sostenitore di Giorgio Squinzi).

    SQUINZI GIOCA A PALLONE jpegSQUINZI GIOCA A PALLONE jpeg

    Tornando a Confindustria Campania, l'accordo era di sostenere in pieno la candidatura di Jannotti Pecci, sostenuto da D'Amato e ottimo amico di Squinzi; negli ultimi giorni, però, Graziano avrebbe innestato una parziale retromarcia, dichiarandosi contrario sia al leader di Federterme che a Scudieri, accusati di essere "finti napoletani". Il consenso di Napoli è fondamentale per l'elezione di Jannotti Pecci, che conta anche sull'ok di Benevento, mentre Avellino è per Scudieri e Caserta fa rima con incerta. Riuscirà D'Amato a far tornare in riga l'"amico Paolo"? Ah saperlo...

    LUIGI DE MAGISTRISLUIGI DE MAGISTRIS

    2- Non dite al Comandante dei Vigili Urbani di Napoli Luigi Sementa che non tutti a Palazzo San Giacomo sono disperati per le difficoltà di bilancio che rendono difficile la sua riconferma. Qualcuno, anche ai piani che contano (gli scarafaggi arancioni) parla di male che non viene per nuocere...

    3- Avvertite il Presidente della Provincia di Salerno Edmondo Cirielli che Stefano Caldoro non ha nessuna intenzione di nominare al vertice dell'Asl salernitana Federico Pagano. Ricordategli che Pagano era uno strettissimo collaboratore dell'ex assessore regionale Ernesto Sica, sfanculato da Caldoro dopo lo scandalo dei dossier...

    LUIGI SEMENTALUIGI SEMENTA

    4- Telenovela-rimpasto: scegliere l'assessore donna da nominare per riequilibrare le quote rosa per Caldoro è più difficile che convincere Monti a sganciare quattrini per la sanità. Stamattina ennesima lettera indirizzata al Governatore e al commissario regionale Pdl Nitto Palma, firmata da cinque consigliere: Bianca D'Angelo, Daniela Nugnes, Monica Paolino, Paola Raia e Mafala Amente. Le cinque donzelle propongono a Caldoro due nomi: Nugnes o D'Angelo (in subordine). Risultato? Non se ne farà nulla, naturalmente...

     

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