Estratto dell’articolo di Valeria Di Corrado per “Il Messaggero - cronaca di Roma”
AUTOMOBILE CORPO DIPLOMATICO
Era appena atterrato in Olanda e stava per prendere possesso del suo nuovo incarico diplomatico, quando gli agenti dell'Interpol gli hanno messo le manette ai polsi. Tariq Mohamed Hussein Hatem, del corpo diplomatico dello Yemen, è stato arrestato in esecuzione di un mandato d'arresto europeo della Procura di Roma.
È accusato di aver consegnato per due volte, quando era in servizio presso l'ambasciata yemenita della Capitale, ingenti partite di droga utilizzando un'auto coperta da immunità diplomatica, per conto dell'organizzazione criminale romana che fa capo ai fratelli Capogna (i quali ora hanno deciso di collaborare con la giustizia).
cocaina
[...] pochi giorni dopo essere arrivato nei Paese Bassi, approfittando del fatto che il ministro olandese competente non gli aveva ancora ufficialmente riconosciuto l'immunità diplomatica, l'Interopol ha potuto arrestarlo.
Il 35enne è accusato di far parte di un'associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti capeggiata da Antonio Gala e Fabrizio Capogna, «con il compito - si legge nel mandato d'arresto europeo firmato dal gip del Tribunale di Roma Annalisa Marzano - di effettuare il trasporto di droga a bordo dell'autovettura a lui in uso e appartenente al corpo diplomatico dello Yemen, presso il quale all'epoca prestava servizio, nonché con il compito di custodire, presso l'abitazione che condivideva con Luiz Felipe Da Silva Ferreira, la sostanza stupefacente di proprietà del sodalizio».
bandiera dello yemen
Due gli episodi in cui Hatem si è prestato a fare da corriere della droga. Il primo risale al 29 dicembre 2020, quando, insieme al suo amico brasiliano Da Silva Ferreira (altro corriere dell'organizzazione criminale), andò a prendere per lasciare poi in un appartamento di Ottavia cinque chili di cocaina seguendo le istruzioni impartite.
Fu applicato il metodo della "staffetta" con Simone Capogna che seguì la vettura in uso allo yemenita. Al termine dell'"operazione" Gala e Capogna, grazie a sistemi criptati e chat Sky ecc, commentavano la buona riuscita del trasferimento. «Si amo alle 5.30 abbiamo lavorato». E Fabrizio Capogna, dal carcere di Rebibbia, rispondeva: «A top amo, allora rilassati ci sentiamo quando ti svegli».
hashish 2
[...] Sempre Sforza forniva le indicazioni necessarie per l'operazione esattamente come precisate da Gala: «5 e 30 di mattina. Fiano Romano, mi raccomando 5 pacchi domani mattina ci sentiamo presto. Numero civico e parola d'ordine». Il 7 gennaio 2021, invece, il diplomatico yemenita si sarebbe prestato a "movimentare" all'interno della città di Roma, sempre con l'auto di servizio dell'Ambasciata, cento chili di hashish. [...]
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