Cairo
Filippo Maria Ricci per La Gazzetta dello Sport
La Liga è partita al contrattacco. Era facile prevederlo e l' esito potrebbe essere negativo per gli obiettivi della Lega a Milano. Il timore di perdere il proprio leader, Javier Tebas, si è fatto improvvisamente concreto e a Madrid serrano le fila. Ieri era in programma il Consiglio Direttivo, al quale partecipano 12 dei 40 membri della Liga de Futbol Profesional, e il gruppo ridotto composto da fedelissimi di Tebas ha messo sul tavolo la possibilità di bloccare il presidente con una clausola come quelle che si applicano ai contratti dei giocatori.
TEBAS
aumento di stipendio Diciamo che inizialmente l' interesse italiano può addirittura aver inorgoglito gli spagnoli. Così come lo sbarco di Mediapro sui diritti televisivi della A: la conferma che in Spagna stanno lavorando bene, a vari livelli. Però poi le persone più legate a Tebas hanno toccato con mano la sua crescente indecisione, il suo tentennare di fronte all' offerta della Lega. E ieri hanno deciso di reagire con la questione della clausola. Ovviamente il presidente non è incatenato, se dovesse decidere di dire «adios» sarà sempre libero di farlo, però in Liga stanno cercando di fermarlo, e sembra che l' obiettivo sia quasi raggiunto. Tra le altre cose con un congruo aumento di stipendio.
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Il tutto dovrà essere ratificato dall' Assemblea Generale tra 2-3 settimane. All' interno dei 40 membri della Liga, Tebas nel corso degli anni si è fatto anche qualche nemico, però non sufficienti per far pensare che l' organo che dirige voti negativamente quando sarà chiamato a dare un' opinione sulla clausola di Tebas e sull' eventuale aumento del suo stipendio.
Se la Liga spinge per trattenerlo il suo amico, Jaume Roures, figura principale di Mediapro, lo tira verso l' Italia: per la società spagnola avere Tebas in una posizione dominante in A rappresenterebbe ovviamente un grande vantaggio, i due potrebbero ripetere la santa alleanza che già ha dato tanti frutti qui in Spagna. Tutti lo vogliono, Tebas resta in compiaciuto silenzio. E a breve deciderà.
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2. LETTERA DI 12 CLUB CONTRO IL BLITZ
Doveva essere un blitz, si sta trasformando in una sconfitta. Lunedì Claudio Lotito aveva coinvolto Urbano Cairo e altri sei presidenti di A in un tentativo di forzare la mano al commissario Malagò (in Corea per le Olimpiadi) e nominare i nuovi vertici della Lega in un' assemblea lampo il prossimo 14 febbraio.
Ieri 12 squadre - tra le quali, curiosamente, alcune delle suddette 8 - hanno elaborato il testo di una lettera per chiedere il rinvio. A questo punto, a meno di altri imprevedibili ripensamenti, l' assemblea non dovrebbe tenersi.
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cairo javier tebas