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Marco Giusti per Dagospia
E in chiaro che vediamo stasera? Intanto ci sarebbe su Cine 34 alle 21 “Poliziotto Superpiù” di Sergio Corbucci con Terence Hill e Ernest Borgnine al posto di Bud Spencer, Sal Borgese, Joanne Dru, che i più vecchi tra noi ricorderanno star de “Il fiume rosso” di Howard Hawks e “I cavalieri del Nord Ovest” di John Ford, Herb Goldstein. Su Canale 20 alle 21, 05 avete invece il thriller “Rapimento e riscatto” di Taylor Hackford con Meg Ryan, Russell Crowe, David Morse, David Caruso. Celebre la focosa storia d’amore nata sul set tra i due protagonisti.
Bruttino e prevedibile il romantico-turistico “Letters to Juliet” del povero Gary Winick, morì poco dopo l’uscita del film, con Amanda Seyfried, Marcia DeBonis, Gael García Bernal, Luisa Ranieri, Vanessa Redgrave, dove una ragazza americana, partendo dalle lettere lasciate a Giulietta in quel di Verona dai turisti, ricostruisce una serie di amori italiani di Vanessa Redgrave. Ci sono tutti i belloni degli anni 70 e 80, Fabio Testi, Angelo Infanti e, ovviamente Franco Nero. Pieno di attori italiani, da Milena Vukotich, Marina Massironi a Remo Remotti che fa il contadino.
Rai Movie alle 21, 10 propone un film inglese su una storia sentimentale ambientata a Berlino durante il nazismo, “Quando le mani si sfiorano”, diretto da Amma Asante con Amandla Stenberg, George MacKay, Abbie Cornish, Christopher Eccleston, Tom Goodman-Hill, dove un ragazzo della gioventù hitleriana e una ragazza afro-tedesca si innamorano l’uno dell’altra.
clint eastwood scommessa con la morte
Su Iris alle 21, 10 trovate il quinto film della saga dell’Ispettore Callaghan con Clint Eastwood, “Scommessa con la morte”, diretto però da Buddy Van Horn con Clint Eastwood, Liam Neeson, Patricia Clarkson, Evan C. Kim, reso cultissimo dalla presenza di un giovanissimo Jim Carrey, che si presentò al provino col suo numero da imitatore di Elvis Presley. Clint fece il film come ringraziamento alla Warner per avergli finanziato il suo più personale “Bird”, il biopic su Charlie Parker.
Aveva il suo perché la commedia “Richie Rich – Il più ricco del mondo” di Donald Petrie con Macaulay Culkin, John Larroquette, Edward Herrmann, Christine Ebersole, Canale 27 alle 21, 15. Oggi meno. Magari è meglio rivedersi su Rai 4 alle 21, 20 il vecchio e glorioso “Predator” di John McTiernan con Arnold Schwarzenegger come Dutch Schaefer, Carl Weathers, Elpidia Carrillo, Bill Duke, Jesse Ventura e l’altissimo Kevin Peter Hall come il gigantesco e cattivissimo Predator.
arnold schwarzenegger predator
Nell’ultima scena lo vediamo guidare un elicottero in un ruolo “umano” come regalo per tutti i suoi sforzi dentro un costume pesantissimo. Intervistato sul film, Kevin Peter Hall, disse che "non era un film, era una lotta di sopravvivenza per tutti quelli che lo hanno fatto”. E pensare che in un primo tempo era stato pensato nel ruolo di Predator Jean-Claude Van Damme. Troppo basso. Arnold adorava la frase "Get to the chopper!". In un primo tempo il film vedeva Arnold come Predator e basta. Fu Arnold a volere altri personaggi. Se il mostro è opera di Stan Winston, le mandibole del mostro sono un’idea di James Cameron.
Lo sgeue, alle 23, 10, sullo stesso canale “Predator 2” diretto da Stephen Hopkins con Danny Glover, Gary Busey, Ruben Blades, Maria Conchita Alonso, Bill Paxton. E’ un action sanguinoso, ma non brillantissimo, malgrado il buon cast, “White Elephant” diretto un paio d’anni fa da Jesse V. Johnson con Michael Rooker, Bruce Willis, Olga Kurylenko, Lorenzo Antonucci, Lincoln Brown, Eric Buarque, Lauren Buglioli e John Malkovich. Pessime critiche. Logico. Penso sia terribile anche il catastrofic-horror “Lightning Strikes” diretto da Gary Jones con Kevin Sorbo, David Schofield, Annabel Wright, Robyn Addison, Tom Harper, Kolin Smialek, Cielo alle 21, 20.
Come spiega il titolo, “Music, War and Love” di Martha Coolidge con Adelaide Clemens, Leo Suter, Ursula Parker, Sebastian Croft, Toby Sebastian, Sam Gillett, Tv2000 alle 21, 30, è una storia d’amore ambientata durante la guerra tra due musicisti, lei cantante d’opera polacca, lui violinista ebreo. Si amano, ma si ritroveranno?
Passiamo alla seconda serata con il documentario musicale “Ancora in fuga – La storia di Jeff Beck” di Matthew Longfellow con Jeff Beck, Eric Clapton, Jimmy Page, David Gilmour, Joe Perry, Greg Geller, Ronnie Wood, Rai5 alle 22, 15. Su Cielo alle 23, 10 ripassa l’erotico un po’ lontano “Febbre nelle notti d’estate” di Sigi Rothemund con Stéphane Hillel, Olivia Pascal, Claus Obalski, Betty Vergès, Edwige Pierre, un film che all’epoca non degnammo di uno sguardo. Su Cine 34 alle 23, 10 troviamo “La collera del vento” di Mario Camus con Terence Hill, Maria Grazia Buccella, Fernando Rey, Mario Pordo, Carlo Alberto Cortina, gran pasticcio.
Viene infatti fatto passare per uno spaghetti western quasi comico nei flani del tempo dopo il clamoroso successo di Terence Hill nei Trinità, quando si tratta di un serissimo mélo ambientato in Andalusia nei primi del 900 pur contaminato con elementi da spaghetti. È anzi il quinto film di un regista di molto interesse come Mario Camus, che aveva firmato un contratto per due film con il produttore spagnolo Cesáreo Gonzáles. Il primo, visto che si parlava di una coproduzione con l’Italia doveva essere un forte western.
Il gruppo di sceneggiatori di Camus voleva combinare un’idea di western classico di Manuel Marinero con elementi della storia recente spagnola ricostruiti da Miguel Rubio e dal regista stesso, cioè le lotte dei campesinos andalusi del 1914. In un primo momento il coproduttore del film doveva essere Goffredo Lombardo, cioè la Titanus. È in questo momento che collabora al copione, in gran segreto, un regista italiano di grande prestigio come Valerio Zurlini. Sarà proprio Zurlini, secondo Miguel Rubio, a spingere sul carattere politico del film senza perdere il suo lato western.
Quando la Titanus si toglie dal progetto e subentra la Fair Film di Mario Cecchi Gori le cose cambiano. Anche perché il produttore italiano chiede come protagonisti Maria Grazia Buccella, presenza fissa nei suoi film (tanto che Dino Risi e altri l’avevano ribattezzata “rieccola!”), e Terence Hill, non ancora diventato star da western comico, che doveva assolutamente avere almeno cappello, pistole e fucile. A questo punto Camus ha la tentazione di scappare, ma dal momento che tanto denaro era stato già speso nel progetto va avanti. Ha molto da ridire sulla musica di Augusto Martelli che, secondo lui, va proprio da un’altra parte rispetto al film.
La storia finale è quella di due fratelli orfani, Marco, cioè Terence Hill, e Jacobo, Mario Pardo, che sono diventati killer professionisti. Vengono chiamati dal potente don Pedro, Fernando Rey, per sistemare le proteste dei campesinos nella sua fattoria. Ma i due, anche grazie alla bella Soledad, cioè Maria Grazia Buccella, iniziano a capire il perché delle proteste dei campesinos e si scontrano con la prepotenza degli uomini di don Pedro e di suo figlio Ramon. Presto, così, si prefigura un mélo dove i killer dovranno scegliere da che parte stare.
Su Italia 1 alle 23, 15 trovate un tardio thriller di John Flynn, “Giustizia a tutti i costi” con Steven Seagal, William Forsythe, Jerry Orbach, Jo Champa. Su Rai Movie alle 23, 40 avete “Monster”, opera prima di Patty Jenkins con Charlize Theron, Christina Ricci, Bruce Dern, Lee Tergesen, il film che trasformò Charlize Theron in un mostro, cioè nel personaggio reale di Aileen Wuornos, prostituta homeless lesbica di Daytona Beach in Florida, diventata serial killer, uccisa nel 2002, ma anche in un’attrice premio Oscar. Solo quattordici anni dopo Patty Jenkins diresse il suo secondo film, “Wonder Woman”, grande successo.
Su Rete 4 alle 0, 50 trovate un thriller così così, “Il segreto del suo passato” diretto da Randy Carter con Brigid Brannagh, Patrick Muldoon, Gatlin Kate James, Austin James, Alexander P. Heartman. Meglio buttarsi su territori conosciuti, come quelli della commedia erotica italiana, ad esempio “Prestami tua moglie”, Cine 34 alle 0, 55. commedia sofisticata alla Toscano-Marotta, gli sceneggiatori di “Aragosta a colazione”, diretta però da Giuliano Carnimeo al posto del consueto Giorgio Capitani e interpretata da Lando Buzzanca, ormai non tanto più funzionante al botteghino, al posto di Enrico Montesano.
janet agren prestami tua moglie
Per Lando è una specie di riciclo nel filone “carinista”, meno eroticomane. Ma non era adatto. La pensava così anche Giuliano Carnimeo, come si legge nella sua intervista a Cine70: «…col senno di poi, posso dire che non era l’attore ideale per interpretare quel personaggio, perché la sua caratterizzazione aveva qualcosa di forzato, mentre sarebbe venuta più naturale se fosse stata impostata su di un personaggio all’americana, un tipo alla Jack Lemmon. Non attore comico, ma attore brillante. [...]
lando buzzanca daniela poggi prestami tua moglie
Diciamo che non era il ruolo giusto per lui. Forse, è stato quello l’errore del film, perché gli altri ruoli erano abbastanza azzeccati. Ricordo che è uno dei pochi ruoli seri di Boldi, in cui fa veramente l’attore e non il comico surreale o da cabaret. Nel mio film faceva un bel personaggio, il fotografo, e recitava senza fare facce strane, smorfie o assurdità del genere».
Il cast femminile è invece composto da un gruppo di belle ragazze adatte a quel tipo di commedia, Claudine Auger, Janet Agren, rinforzate dalla dirompente Daniela Poggi. Carnimeo aggiunge Renzo Montagnani, suo amico e attore di fiducia. Ma alla fine trionfa, anche se solo in una piccola apparizione, la stella nascente Diego Abatantuono. Così sui manifesti, prima Lando si vede oscurato per dar spazio al faccione di Montagnani e al corpo della Agren, poi, nelle riedizioni, si mette in primo piano Abatantuono, al punto che il film esce due anni dopo col titolo Lo strafico.
robert de niro edward norton stone
Iris all’1, 30 propone la commedia “Amici & vicini” di Neil LaBute con Amy Brenneman, Nastassja Kinski, Aaron Eckhart, Catherine Keener, Jason Patric, Ben Stller, sorta di girotondo schnitzleriano di personaggi americani di oggi, che seguitano a tradirsi alla ricerca non si sa bene di cosa. Non male. Rai Movie all’1, 35 presenta invece il bel dramma carcerario “Stone” di John Curran con Robert De Niro, Edward Norton, Milla Jovovich, Frances Conroy, Enver Gjokaj, dove un agente carcerario deve decidere se rimandared a casa o no un detenuto che sembra cambiato.
Occhio a “Il compromesso… erotico” di Sergio Bergonzelli con Pupo De Luca, Ria De Simone, Armando Marra, Alfredo D'Ippolito, Cine 34 alle 2, 35. Cult immortale. Per il titolo, la storia, perché è l’unico film che vede protagonista Ria De Simone. Bergonzelli lo descrive come «una commedia raffinata e gentile, anche se la mia segretaria mi rimprovera che non fa ridere» (Nocturno). Riscoperto da subito. «Un film inimmaginabile, ripugnante e spaventosamente spassoso, subito scomparso dagli schermi, prudentemente», scriveva Giovanni Buttafava su Il Patalogo. La storia.
In un paesino emiliano, Borgo di Sopra, si scontrano Don Camillo, Pupo de Luca, e la nipote Peppona, Ria De Simone, ex-mignotta diventata sindacalista comunista. Peppona apre una Casa del Popolo proprio di fronte al locale casino. Così finisce che per i cittadini «Peppona fa marchette gratis in cambio dell’iscrizione al partito, compromettendo gli affari del bordello locale e la salute pubblica».
«Mica faccio la puttana, mi sacrifico per il partito» dice lei, «Il progresso e la politica li risolve soltanto la…». Sconvolto, Don Camillo apre una sezione Acli nel triangolo infernale. Alla fine verrà allontanato dal paese. In tutto questo si sviluppa la storia delle due coppie di cognati che vivono sotto lo stesso tetto mettendo in piedi un menage a quattro con scambio di coppie. Rete 4 alle 2, 50 viaggia con “Tutta una vita”, opera trombonissima di Claude Lelouch con Marthe Keller, Gilbert Bécaud come se stesso, André Dussolier, Charles Denner, Carla Gravina, Maria Pia Conte.
Chiudo con il notevolissimo “La giornata balorda” di Mauro Bolognini con Jean Sorel, Lea Massari, Jeanne Valerie, Rik Battaglia, Valeria Ciangottini, Paolo Stoppa, scritto da Pier Paolo Pasolini ma tratto da un racconto di Alberto Moravia, cronaca della giornata romana di un giovane disoccupato, Sorel, alle prese con Roma e una serie di personaggi. Già si legge qualcosa del cinema di Pasolini.
Ma, a parte il fascino della Roma del tempo e delle situazioni, si capisce come sarebbe stato trattato dal cinema “ufficiale” il mondo di Pasolini se non fosse riuscito a fare il suo cinema con “Accattone”. Cioè attori noti e belli al posto di quelli presi dalle borgate come Franco Citti. Il film venne tagliato dalla censura di ben dieci minuti. Per questo non riesco mai a capire quale sia la copia giusta… Quella che vedrete stasera dura 84’, quasi venti in meno dell’originale… Ma come si fa…
la giornata balorda clint eastwood scommessa con la morte
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